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Cronaca Bari Vecchia / Piazza del Ferrarese

Scultura Kounellis, spunta l’ipotesi trasferimento da piazza del Ferrarese

L'opera realizzata dall'artista greco, parte di una mostra di arte povera tenutasi nel 2010 al Margherita, potrebbe presto essere spostata in un altro quartiere

Ascoltando gli esperti si tratta di un capolavoro. Ma tutto si può dire tranne che la scultura di Jannis Kounellis sia apprezzata per quello che vorrebbe essere ed esprimere. Parliamo della celebre opera realizzata dall’artista greco ed adagiata in piazza del Ferrarese. In buona parte è arrugginita, manca una targa che la presenti  a coloro che non ne conoscono la provenienza. Spesso viene utilizzata dagli ambulanti dell’ex mercato ittico per appoggiare cartelli promozionali. Quell’opera faceva parte di una più ampia esposizione artistica di arte povera che si è tenuta nel 2010 presso il Margherita. Nel 2012 i commercianti del borgo antico ne hanno chiesto  il trasferimento o  la vendita. La soprintendenza sta valutando se l’opera sia ancora conforme al contesto urbano e architettonico della Città Vecchia, sottoposta a vincolo paesaggistico. Nelle ultime ore si parla di un trasferimento presso un altro quartiere. L’idea è dell’assessore all’Urbanistica Elio Sannicandro ed ha trovato molto entusiasmo soprattutto nel consigliere della circoscrizione Japigia-Torre a Mare, Maurizio Brunialti (Pd):  “Sarebbe bellissimo, chiederemo all’amministrazione comunale di realizzare in tempi brevi lo spostamento. Come collocazione si potrebbe scegliere la rotatoria che verrà creata su via Gentile davanti alla nuova sede della Regione”.  “Con la demolizione della baraccopoli  e il restyling complessivo del quartiere in virtù dei circa 84 milioni complessivamente investiti nel PIRP 2007 – prosegue Brunialti -  l’intera area e in particolare la zona Ipercoop si candida a diventare il vero baricentro della vita politico-istituzionale della Puglia che verrà e l’opera di Kounellis potrebbe metaforicamente sintetizzare l’idea dell’energia di una comunità che da sempre aspira ad assumere un’identità ed un ruolo di rilievo”.

Al momento l’opera è abbandonata al suo destino. La stragrande maggioranza dei cittadini non ne conosce la provenienza. Per alcuni si tratta di un semplice ingombro al passeggio. Un’opera “dall’eccellente valore artistico” poteva di certo essere trattata con maggiore cura. Stessa cosa dicasi per il wall drawing di Sol LEwitt, adagiato su una parete della Sala Murat. L’opera, come denunciato da alcuni utenti su facebook, in alcune occasione fu usata anche per appoggiare sacchi d'immondizia o appendere manifesti. Un’opera che da sola basterebbe a richiamare centinaia di cultori dell’arte minimalista finisce con l’essere solo un elemento di corredo alla sala Murat. Peccato.

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