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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Scuola e trasferimenti, i docenti pugliesi tornano a manifestare

Nuovo sit-in dei 'nastrini rossi' annunciato per domani presso la sede dell'Ufficio scolastico regionale in via Castromediano. I docenti chiedono di conoscere con esattezza le tempistiche delle operazioni di mobilità che coinvolgeranno in Puglia quasi tremila insegnanti

"Insegnanti, per la gran parte donne e con un’età media di 45 anni, che per i prossimi tre anni dovranno fare i conti con affitti, utenze, viaggi e lo stipendio di soli mille e trecento euro. Retribuzione troppo esigua per chi ha messo radici nella propria terra con mutui e mille incombenze ed ora si vede costretto a rivedere le proprie vite". E' la situazione che coinvolge circa tremila docenti pugliesi, assegnati a cattedre del centro nord Italia in base alle assunzioni previste dalla legge 'Buona scuola'.

Un algoritmo "arcano", non chiaro - accusano i docenti - quello utilizzato dal Miur per l'assegnazione. E domani i 'nastrini rossi', i docenti neoassunti da Gae - le graduatorie provinciali ad esaurimento di fase nazionale C - torneranno a manifestare per chiedere chiarezza. A partire dalle ore 10.30, in contemporanea con i colleghi di Napoli e Palermo, saranno in presidio davanti all’ufficio scolastico regionale pugliese in via Castromediano, 123.

"Scopo del sit in - annunciano gli organizzatori - è cercare di comprendere le tempistiche per le operazioni di mobilità al fine di rendere meno drammatico il presente dei neoassunti, nonostante l’Usr pugliese, nella figura del direttore generale Anna Cammalleri, si sia da subito prodigata a mettere in atto una serie di provvedimenti utili al rientro del maggior numero dei docenti interessati dalla mobilità nazionale. Anche questa volta la Regione scenderà al fianco dei nastrini rossi perché perdere professionisti della scuola vuol dire privare il meridione di quella “manovalanza intellettuale”, fondamentale per lo sviluppo del territorio".

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