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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Scuola: provveditorato a rischio paralisi, "Rinviate il ritorno sui banchi"

Personale ridotto al minimo e carenza di fondi: all'ufficio regionale le nomine dei docenti procedono a rilento. Lacoppola all'assessore Sasso: "Posticipate la riapertura delle scuole al 1° ottobre"

Personale ridotto al minimo tra ferie e pensionamenti, risorse sempre più esigue che mettono a rischio il pagamento degli straordinario e persino delle pensioni di settembre, mentre il carico di lavoro resta lo stesso, anzi aumenta, in vista della riapertura delle scuole a settembre.

PROVVEDITORATO A RISCHIO PARALISI - "Non riesco più a far quadrare i conti", lancia l'allarme il provveditore Giovanni Lacoppola. Che ieri ha inviato una lettera al Ministero dell'istruzione, all'assessorato regionale e ai dirigenti scolastici delle province di Bari e Bat per sottolineare la situazione di grave difficoltà in cui si trova l'Ufficio scolastico regionale. Un vero e proprio "rischio paralisi" che mette in forse anche il regolare avvio nel nuovo anno scolastico, previsto per metà settembre. Il problema è che, spiega il provveditore, con il personale ridotto al minimo (i funzionari in servizio sono 51, meno di un terzo rispetto a 10 anni fa), le attività burocratiche necessarie a garantire la riapertura delle scuole - come le nomine dei docenti e il reclutamento del personale ATA - procedono a rilento.

LA CARENZA DI FONDI - Alla carenza di personale si aggiunge, sottolinea il provveditore, quella finanziaria. "A titolo esemplificativo scrive il provveditore - è sufficiente ricordare l’eliminazione dell’autovettura di servizio (Fiat Punto), la cui mancanza costringe i funzionari, quasi quotidianamente, a raggiungere a piedi o con mezzi pubblici le sedi dei Tribunali di Bari e di Trani, dell’Avvocatura dello Stato, dell’INPDAP e dell’INPS, della Banca d’Italia, della Ragioneria Territoriale dello Stato, ecc., con ulteriore dispendio di preziosissimo tempo. Inoltre, non vi sono fondi per retribuire le ore di straordinario effettuate dal personale, secondo la vigente normativa, così come anche per pagare le spese postali e telefoniche, dell’energia elettrica e del materiale di consumo".

"RINVIATE AD OTTOBRE IL RITORNO A SCUOLA" - Una situazione di difficoltà evidente, dunque, che nei giorni scorsi ha spinto il provveditore a rivolgersi all’Assessore Regionale al Diritto allo Studio, Alba Sasso, per chiedere di rinviare al 1° ottobre il ritorno sui banchi. Un invito che Lacoppola torna a ripetere nella sua lettera: "Ritengo opportuno segnalare alle SS.LL. - scrive il provveditore - l’opportunità di non anticipare – come è accaduto negli anni passati – la data d’inizio delle attività didattiche, prevista quest’anno per il 17 settembre, in quanto quest’Ufficio potrebbe non garantire – come invece ha fatto regolarmente negli anni decorsi – l’effettuazione di tutte le operazioni, relative all’apertura del prossimo anno scolastico 2012-2013, entro la fine del mese di agosto 2012".

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