In auto con il carico di cocaina, bloccato al casello autostradale: corriere in manette
Spacciata sulle piazze pugliesi, la sostanza stupefacente avrebbe fruttato fino a 300mila euro: l'uomo, un 40enne albanese, è finito in carcere
Beccato all'uscita del casello dell'autostrada A14 a Canosa con il carico di cocaina. A insospettire i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari è stata quell'utilitaria con targa italiana che, alla vista della pattuglia, ha più volte inspiegabilmente rallentato la corsa.
I militari hanno quindi fermato il mezzo, notando subito il nervosismo del conducente, un 40enne albanese. Le dichiarazioni incerte fornite dall'uomo e i suoi diversi precedenti di polizia anche in materia di stupefacenti hanno spinto i finanzieri a procedere ad un più approfondito controllo dell’auto.
La pattuglia - coadiuvata dalle unità cinofile del Gruppo Pronto Impiego Bari, nel frattempo intervenute sul posto - ha sottoposto, quindi, ad ispezione il veicolo, rinvenendo, abilmente occultati in un’intercapedine nel bagagliaio, due panetti di cocaina del peso complessivo di 2 chili e 350 grammi.
Decisivo, oltre all’intuito investigativo delle Fiamme Gialle baresi, si è rivelato, ancora una volta, il fiuto infallibile dei cani pastori, Lady e Darin, i quali hanno immediatamente rivolto la loro attenzione al vano posteriore dell’abitacolo.
A termine delle operazioni, il 40enne è stato arrestato nella flagranza del reato di detenzione di sostanze stupefacenti e condotto in carcere a Foggia, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Trani, il quale ha provveduto a richiedere al competente Giudice per le Indagini Preliminari la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere dell’arrestato, che sono state conseguentemente adottate.
La droga, l’autovettura utilizzata per il trasporto e due smartphone rinvenuti nella disponibilità del trafficante sono stati sottoposti a sequestro. Sono in corso accertamenti tesi ad individuare il canale di approvvigionamento nonché i destinatari della cocaina che, se spacciata nelle piazze pugliesi, avrebbe fruttato illeciti guadagni per oltre 300mila euro.