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Cronaca Altamura

Sequestrata l'ex discarica Tradeco ad Altamura: per 20 anni ha raccolto i rifiuti solidi di molti comuni baresi

Il provvedimento disposto dal tribunale di Bari ed eseguito dai carabinieri del Noe: per vent'anni, fino alla chiusura nel 2007, l'impianto ha raccolto i rifiuti solidi urbani di molti Comuni del Barese

I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari hanno eseguito oggi il sequestro preventivo dell’impianto dell'ex discarica di contrada Le Lamie, ad Altamura, già gestito da Tradeco s.r.l., società dichiarata fallita dal Tribunale di Bari con sentenza 8 ottobre 2018. Il provvedimento - di cui dà notizia la Procura di Bari - è stato emesso dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della stessa Procura barese, in seguito alle indagini delegate al Noe e a funzionari di Arpa Puglia.

La discarica di Altamura e la chiusura nel 2007

La discarica - ricorda la Procura di Bari - ha raccolto per vent’anni i rifiuti solidi urbani di molti comuni - Altamura, Gravina di Puglia, Sant’Eramo in Colle, Cassano delle Murge, Grumo Appula, Toritto, Poggiorsini - appartenenti al “Bacino BA/4”. E anche quelli provenienti anche da altri comuni, dal 1999 in avanti, in connessione con situazioni di emergenza ambientale.

Nel 2007 la Provincia di Bari aveva ordinato la cessazione dei conferimenti di rifiuti in discarica e, da quel momento, era stato dato avvio alla procedura di chiusura che prevedeva una serie di adempimenti di messa in sicurezza e gestione del sito (capping,  gestione del percolato, et.) per evitare conseguenze in danno dell’ambiente e della salute pubblica. 

Le omissioni e le accuse contestate

"Tali procedure - ricostruisce la nota della Procura - non sono state adempiute nei tempi e nei modi previsti, a partire dalla incompleta copertura superficiale della discarica, passando per l’assenza del sistema di raccolta, convogliamento e combustione del cd. biogas (prodotto fisiologicamente dal corpo dei rifiuti) fino all’omessa predisposizione (nonostante le reiterate diffide ad adempiere effettuate nel tempo dalla Provincia) di un piano finanziario della gestione postuma del sito".

"Tale situazione - prosegue la nota - certamente aggravata dal fallimento della società dichiarato poco dopo la chiusura della discarica, aveva determinato l’esecuzione da parte della curatela fallimentare di accertamenti per la verifica della situazione ambientale - anche con conferimento di incarico di perizia - e la conseguente restituzione dell’impianto a Tra.De.Co. s.r.l.

Già a partire dall’analisi della non esaustiva documentazione relativa alla gestione Tra.De.Co s.r.l. emergeva l’assenza del trattamento del percolato prodotto dal 2015 in avanti. Il sequestro del sito consentirà ulteriori analisi e verifiche".

Gli amministratori di Tra.De.Co. s.r.l. succedutisi nel tempo - ricorda ancora la Procura di Bari - sono stati denunciati dai Carabinieri del NOE di Bari poiché ritenuti responsabili, in concorso,  dei reati inquinamento ambientale, omessa bonifica, attività di gestione di rifiuti non autorizzata, emissione in atmosfera di biogas proveniente dalla discarica, scarico sul suolo, senza autorizzazione, di acquee meteoriche, di dilavamento e prima pioggia rivenienti dalla discarica.

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