Si fingono carabinieri, fanno irruzione in casa e rapinano imprenditore
Tre persone sono state arrestate per l'episodio avvenuto un anno fa: dopo aver immobilizzato e picchiato l'uomo e suo cognato, costrinsero la moglie a consegnare i soldi e un Rolex custoditi nell'abitazione
Si erano presentati alla porta dell'abitazione di un imprenditore barese, al quartiere Libertà, esibendo un falso tesserino e spacciandosi per carabinieri. Dopo essersi introdotti nell'appartamento, avevano legato e imbavagliato i coniugi e il fratello della donna, che si trovava lì per caso. Poi avevano picchiato i due uomini, costringendo la donna a consegnare il denaro presente in casa - circa 900 euro in contanti - e un Rolex di acciaio.
Dopo mesi di indagini, i carabinieri della Compagnia di Bari centro sono riusciti ad identificare tre dei presunti responsabili della violenta rapina, avvenuta a luglio dello scorso anno. Arrestati, con le accuse di rapina aggravata in concorso, lesioni personali e sequestro di persona, tre pregiudicati baresi, due 36enne e un 44enne. Uno dei due 36enni, ritenuto organizzatore della rapina, è finito ai domiciliari mentre agli altri due il provvedimento è stato notificato presso le case circondariale di Pesaro e Foggia dove erano già detenuti per reati analoghi.
Fondamentali per gli inquirenti sono stati l’esame delle immagini registrate dagli apparati di videosorveglianza della zona, le dichiarazioni raccolte e un’impronta digitale che gli specialisti della Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri sono riusciti ad esaltare in un angolo del caminetto dell’abitazione delle vittime.