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Cronaca

I dipendenti del Tribunale di via Nazariantz a Roma, incontro in Ministero: "Struttura inagibile? Abbiamo paura"

Confronto nella sede del dicastero della Giustizia con una dirigente e rappresentanti sindacali: il personale amministrativo e i magistrati, infatti, continuano a lavorare nell'edificio

"Abbiamo paura e, se è rischioso, vogliamo andare via da quel palazzo": il concetto è stato espresso dai responsabii della sicurezza dei lavoratori della Procura e del Tribunale penale di Bari, che hanno sede nell'immobile di via Nazariantz, dichiarato inagibile per rischio crollo, nel corso di un incontro a Roma, nel Ministero della Giustizia, con la dirigente Barbara Fabbrini e una delegazione di sindacalisti. Il confronto è stato organizzato "in relazione alla problematica della staticità del palazzo" a seguito del trasferimento delle udienze in tre tensostrutture attivate lunedì scorso e "ai riflessi sul personale amministrativo" che, in questi giorni, assieme ai magistrati, continua ad entrare nel plesso poichè uffici e cancellerie sono aperti per ovviare a pratiche urgenti, arresti, intercettazioni, deposito atti e turni. 

Dipendenti interpellati per scegliere tra le due sedi individuate?

Dal Ministero è stato assicurato l'impegno a chiedere che i responsabili della sicurezza siano ammessi a partecipare alle prossime prossime riunioni della Conferenza permanete che si riunisce in Corte d'Appello. Potrebbe essere anche valutata la possibilità di fare un interpello per permettere ai dipendenti di scegliere quale preferiscono delle due sedi individuate fino ad ora per trasferire provvisoriamente gli uffici, Modugno e via Brigata Bari. Il Ministero ha, quindi, confermato che saranno rese il più celeri possibili le procedure per l'individuazione di una sede unica per gli uffici giudiziari penali.

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