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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Solstizio d'estate, si rinnova il rito in Cattedrale. "Festa della musica" al Petruzzelli

Doppio appuntamento per celebrare il 21 giugno: prima il momento artistico a San Sabino, per assistere ala consueta 'magia di luce' dei raggi di sole che attraverso il rosone si proiettano sul pavimento della navata centrale. Poi, in serata, concerti al Petruzzelli

Bari si prepara a festeggiare il solstizio d'estate, appuntamento scandito, in Cattedrale, dal rinnovarsi della 'magia di luce' che dal rosone centrale si proietta sul pavimento, sovrapponendosi al mosaico posto ai piedi dell'altare. Uno spettacolo affascinante, e sempre molto atteso, che quest'anno sarà accompagnato anche da un secondo evento, voluto dal Comune di Bari.

Le iniziative in programma per il 21 giugno sono state presentate questa mattina a Palazzo di Città dall’assessore alle Culture Silvio Maselli, dal parroco della Cattedrale San Sabino Don Franco Lanzolla e dal maestro Andrea Gargiulo, responsabile dell’orchestra interscolastica regionale pugliese de El Sistema Abreu.

Per assistere al solstizio in Cattedrale l’appuntamento è alle ore 16.15. Al termine, sul sagrato, una street band composta da una quindicina di ragazzi del nucleo Abreu di Adelfia accompagnerà il pubblico fino a piazza del Ferrarese sulle note del dixieland e del ragtime, per invitarli a raggiungere il Petruzzelli dove, alle ore 19.00, inizierà la “Festa della musica”, l’esibizione di 400 tra bambini e ragazzi de El Sistema impegnati nella fiaba musicale “Lo strano regno di Kamal”, con testi di Maria Giustina Martino, musiche e direzione di Andrea Gargiulo. Voce narrante Paolo Comentale.

“L’amministrazione comunale - ha spiegato l'assessore Maselli - ha voluto legare gli eventi previsti in cattedrale, curati da Don Franco Lanzolla e da Michele Cassano, con il concerto che 400 bambini dell’orchestra interscolastica regionale pugliese de El Sistema Abreu, diretti dal maestro Gargiulo, terranno al Petruzzelli, messo a disposizione per l’occasione dall’amministrazione comunale per il tramite della Fondazione. Ringrazio Don Franco, con il quale abbiamo avviato un importante percorso di condivisione e riflessione che guarda ai residenti della città vecchia e alla possibilità di rinsaldare il senso di comunità affinché possiamo riappropriarci della bellezza in tutte le sue declinazioni. Quanto all’esperienza del sistema Abreu in Puglia, qui rappresentata dal maestro Gargiulo, la bellezza di cui è portatrice è quella di aprire a ragazzi difficili, con disagi di vario tipo, la strada per la musica e per la condivisione del piacere e dell’impegno di fare musica”.

“Sono contento di questo percorso avviato con l’amministrazione - ha dichiarato Don Franco Lanzolla - che ci fa assaporare la libertà e la reciprocità che esperienze come queste significano. Stiamo lavorando insieme per scoprire il bello, e poterlo condividere con gli altri. Nella nostra città abbiamo un capitale di bellezza che stiamo scoprendo: la cattedrale rappresenta la storia e la cultura di un popolo che guarda ad est - dove sorge il sole - e a Gerusalemme. Nel giorno del solstizio accade che la luce del sole, della natura, illumina in maniera straordinaria il pavimento della navata centrale, con un gioco policromo: è come se la bellezza entrasse fisicamente nella storia. Domenica celebreremo questo momento, che attrae sempre più spettatori, attraverso il linguaggio universale della musica”.

“Ringrazio l’assessore Maselli per la grande disponibilità - ha detto il maestro Gargiulo - e ringrazio Don Franco, con il quale ho avuto già modo di collaborare, perché persegue la bellezza nei fatti. L’avventura pugliese del sistema Abreu è iniziata cinque anni fa e prosegue coinvolgendo centinaia di bambini e di ragazzi che nei contesti di provenienza sono generalmente esclusi perché difficili, magari autistici o con disturbi del comportamento o con disabilità fisiche o psichiche. Ebbene accade che, attraverso la musica, questi bambini scoprono di saper fare una serie di cose che non credevano possibili, e che accettano di buon grado di rispettare quelle regole condivise fondamentali per far parte di un coro o di un’orchestra ma anche per vivere insieme agli altri.La mia esperienza mi insegna che se un bambino arriva a conoscere la bellezza della musica difficilmente tornerà indietro, e anzi metterà le sue energie e il suo impegno in circolo, a tutto vantaggio della comunità. Un bambino che sta bene è un bambino a cui vengono riconosciuti dei diritti, e il diritto all’apprendimento, il diritto alla bellezza, il diritto alla musica sono fondamentali per la crescita degli individui”.

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