Sostanze pericolose nei cosmetici: sequestrati oltre un milione di prodotti 'made in China'
Finanza in azione tra Bari e altre tre città italiane: ritirati dal commercio oltre un milione di articoli, di tre marchi. Indagati sei venditori
Metalli pesanti al di sopra dei limiti consentiti nei prodotti cosmetici, pericolosi dunque per la salute dei consumatori. L'indagine, coordinata dalla Procura di Bari, ha fatto scattare una vasta operazione dei Militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, nelle città di Milano, Roma, Bari e Giugliano in Campania.
La perizia disposta dalla Procura
In alcuni ombretti - spiega una nota diffusa dalla Procura, che dà notizia dell'operazione - il valore presente di Nichel è risultato pari a 25.6 mg/kg a fronte del limite massimo previsto di 10 mg/kg, mentre è stata riscontrata una concentrazione di Cromo pari a 163 mg/kg, notevolmente superiore al limite di 1mg/kg. In alcuni casi, le stesse etichette apposte sulle confezioni dei cosmetici indicavano la presenza di componenti estremamente nocivi (“Mica”, “Magnesium stearate”, “Dimethicone”, “Paraffinum liquidum”, “Polybutene”, “Phenoxyethanol”) sia per il consumatore che per l’ambiente".
Le indagini: la ricostruzione della filiera di distribuzione
In particolare, nel corso delle indagini "è stata ricostruita la “filiera di distribuzione” dei prodotti cosmetici, contraddistinti dai marchi “YESENSY”, “SUSY MAKE UP ITALY” e “TERTIO”, tutti di produzione cinese, commercializzati in Italia da sei operatori commerciali, indagati per vendita di prodotti pericolosi per la salute pubblica e prodotti industriali con marcatura “CE” contraffatta e frode nell’esercizio del commercio. Complessivamente, su disposizione del GIP del Tribunale di Bari, i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato 1.131.960 prodotti cosmetici (ombretti e fard) pericolosi e 2.625 lampade UV, contrassegnate dal marchio “Tertio”, riportanti una falsa marcatura “CE”".