Ai domiciliari, ma continua a spacciare: in casa hashish e 2500 euro in contanti. In carcere 23enne
E' accaduto a Molfetta: a insospettire i carabinieri, la presenza di soggetti noti come consumatori di stupefacenti nei pressi dell'abitazione. Inutile il tentativo dei familiari di impedire la perquisizione domiciliare
Era ai domiciliari per altri reati, ma continuava a portare avanti l'attività di spaccio anche dalla sua abitazione. Scoperto dai carabinieri, è finito in carcere un 23enne a Molfetta.
I frequenti movimenti di acquirenti e soggetti dediti all’uso di hashish nei paraggi dell’abitazione del 23enne, non sono passati inosservati ai militari della Compagnia di Molfetta. Dopo un breve servizio di osservazione, nel corso del quale i carabinieri hanno potuto documentare diversi acquisti di sostanza stupefacente, contestando diverse sanzioni amministrative agli acquirenti, sono passati all’azione, facendo irruzione nell’appartamento del giovane.
Inutili sono stati i tentativi di resistenza dei familiari per impedire che i militari portassero a termine la perquisizione domiciliare. Con fermezza, i carabinieri hanno portato a termine le operazioni, rinvenendo sopra un mobile della cucina 14 grammi di hashish, suddivisa in 19 dosi ognuna ben confezionata e pronta ad essere venduta, un bilancino elettronico, e la somma contante di oltre 2500 euro ritenuti inequivocabilmente provento dell’attività di spaccio. Sulla base delle chiare risultanze, il 23enne è stato dichiarato in arresto e condotto in carcere a Trani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.