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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Poco sport e troppa tv, Save The Children fotografa i bambini baresi

I dati del progetto su sport ed educazione alimentare promosso in 10 città italiane, che a Bari ha coinvolto oltre 700 bambini nei quartieri San Pio e San Paolo

Fanno poco sport, passano troppo tempo in casa e davanti alla tv, si spostano soprattutto in auto, in molti casi vanno incontro ad obesità o sovrappeso. E' la fotografia dei bambini italiani (e baresi) fatta da Save The Children a un anno dal lancio nei quartieri a maggiore rischio sociale di 10 città italiane del progetto d'intervento triennale "Pronti, partenza, via!", per la pratica motoria e sportiva e l'educazione alimentare dei bambini e ragazzi. L'iniziativa, promossa da Save the Children insieme a Kraft Foods Foundation, in partnership con Centro Sportivo Italiano (Csi) e Unione Italiana Sport Per tutti (Uisp), ha coinvolto oltre 27.000 tra bambini, genitori ed operatori, 700 dei quali a Bari, nei quartieri San Paolo e San Pio.

POCO SPORT, TROPPA TV - Quasi un bambino su 5 nella città di Bari non fa alcuna pratica motorio - sportiva, il 72% passa il proprio tempo libero in casa, il 14% non può praticare sport neanche a scuola per mancanza di strutture e solo un ragazzo su 4 osserva la regola dei 5 pasti quotidiani. In particolate, il 17% dei bambini e adolescenti dichiara di non fare alcuna attività motoria nel tempo libero: il costo elevato delle strutture ma anche un più diffuso disinteresse verso la pratica motoria e sportiva risultano essere le motivazioni prevalenti che accomunano i bambini di Bari al più ampio campione del Sud Italia e delle Isole dove forniscono queste motivazioni rispettivamente il 32% e il 20% dei minori intervistati.  Una situazione confermata anche dai genitori il 72% dei quali dichiara che i propri figli passano il tempo libero prevalentemente a casa propria o di amici. Per il 45% dei genitori, l'impedimento maggiore a che i propri figli facciano sport o attività motorie è l'impossibilità di accompagnarli e supervisionarli, seguita dalla mancanza di condizioni di sicurezza e pulizia adeguate (ragione portata dal 31% degli intervistati), quindi il 24% l'assenza di spazi all'aperto (per il 24%).  E la vita al chiuso di molti bambini e ragazzi di Bari è confermata anche dall'ulteriore dato rappresentato dal 62% di coloro che dichiarano di passare a casa, con i propri genitori, più di tre ore al giorno.

Per quanto riguarda invece l'attività motoria e sportiva a scuola, Bari si segnala fra le città con la maggiore carenza di strutture sportive presenti nelle scuole: il 14% dei bambini e ragazzi intervistati dice che tali strutture non sono presenti nella propria scuola. Ma anche laddove ci sono, secondo il 49% degli under diciotto, si tratta di strutture molto inadeguate. E a favorire la sedentarietà dei ragazzi anche l'uso frequente della macchina utilizzata per tutti gli spostamenti , anche brevi, da ben il 51% di loro, mentre, laddove disponibile, il 21% dei bambini e ragazzi non disdegna di preferire l'uso dell'ascensore alle scale. La televisione continua ad essere un'amica con cui spendere del tempo, soprattutto nel weekend quando il 36% dei minori di Bari è incollato davanti al piccolo schermo per più di 3 ore al giorno.

L'ALIMENTAZIONE SENZA REGOLE - Anche l'alimentazione, altro tassello del corretto stile di vita, insieme alle attività sportive, al movimento e al vivere all'aria aperta, presenta nel capoluogo pugliese delle zone d'ombra. Nonostante i genitori di Bari dichiarino di conoscere in genere le regole per un regime salutare (86%), il 27% di loro non le applica con i propri figli. Come conseguenza, il 27% dei ragazzi mangia la frutta solo un paio di volte la settimana o meno spesso. Il 25% non fa regolarmente colazione la mattina e lo spuntino fuori pasto - componente importante dell'apporto nutrizionale quotidiano e che segue la regola dei 5 pasti al giorno, raccomandata da pediatri e nutrizionisti - è solo un'abitudine per non più di un ragazzo su cinque. Il 59% dei minori intervistati ammette poi di avere la pessima abitudine di mangiare davanti al televisore. L'obesità o il sovrappeso dei bambini e ragazzi appare per i genitori un problema consueto e che colpisce un cospicuo numero di ragazzi: quasi un genitore su quattro afferma che riguardi tra il 20 e il 30% dei bambini, ed in particolare la fascia d'età dai 6 ai 10 anni.

L'OBIETTIVO DEL PROGETTO - L'intervento di Save the Children si propone di sensibilizzare, informare e coinvolgere bambini, genitori, insegnanti e operatori del settore per promuovere stili di vita più salutari in aree particolarmente disagiate di 10 città italiane distribuite su tutto il territorio nazionale: oltre a Bari, Napoli, Sassari, Palermo, Catania, Aprilia (e provincia di Roma), Ancona, Torino, Genova, Milano. Complessivamente, nel corso dei tre anni del progetto, saranno più di 66.000 - tra bambini dai 6 agli 11 anni e loro familiari, oltre a decine di operatori, educatori, insegnanti, pediatri e nutrizionisti - le persone coinvolte direttamente e attivamente dal progetto "Pronti, partenza, via!" nelle 10 città pilota individuate.


 

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