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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Il ciclo dei rifiuti in Puglia, tra criticità e strategie future: "Obiettivo ridurre la produzione"

Al Petruzzelli "Gli Stati Regionali dei rifiuti in Puglia", la tavola rotonda tra istituzioni e industria sulla corretta gestione dei rifiuti a livello regionale

Il Teatro Petruzzelli di Bari ha fatto da cornice all'evento "Gli Stati Regionali dei rifiuti pugliesi", una tavola rotonda sulla corretta gestione dei rifiuti in Puglia, organizzata per dare ulteriore impulso al dialogo tra istituzioni e industria sul tema.

Al confronto, moderato dalla direttrice di Ricicla.tv Monica D’Ambrosio e da Gianni Ciardo (di recente protagonista di uno spot di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti promosso dalla Regione), hanno partecipato Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Valeria Frittelloni, capo dipartimento per lo sviluppo sostenibile di Ispra, Anna Grazia Maraschio, assessore all’ambiente della Regione Puglia, Natale Mariella presidente Albo Puglia, Damiano Gelsomino, presidente Unioncamere Puglia, Giuseppe Angelo Dalena, politiche ambientali Confindustria Bari e Bat. Assente il sindaco di Bari Antonio De Caro.

Al centro del dibattito le criticità nel ciclo di gestione dei rifiuti pugliese. Un ciclo che "in passato non era chiuso" ha ricordato Michele Miliano, e che era "legato soprattutto agli impianti privati, che sono stati importanti" ma che non possono essere gli unici a cui affidarsi.  Attualmente i  problemi legati allo smaltimento dei rifiuti interessano soprattutto le grandi città pugliesi come Bari, Taranto e Foggia e la speranza è che la situazione regionale, che in passato ha dovuto fare i conti anche con infiltrazioni e interessi della criminalità organizzata, possa migliorare anche grazie ai nuovi impianti di Aseco, società che con la partecipazione di Acquedotto Pugliese e dei comuni pugliesi, costituirà un’alternativa pubblica per fronteggiare le sfide legate alla gestione regionale dei rifiuti.

Rifiuti in Puglia, Emiliano: "Aseco alternativa pubblica a difficoltà"

In più occasioni durante l'incontro è stato sottolineato come la condivisione di informazioni e il dialogo tra soggetti pubblici e privati costituisca uno snodo fondamentale per una gestione dei rifiuti a livello regionale che sia di "qualità e quantità".  Si è parlato ad esempio dell'importanza del Css, il combustible solido secondario derivato dalla lavorazione dei rifiuti urbani non pericolosi e speciali non pericolosi, e di come quello prodotto in Puglia sia molto richiesto. O di come valorizzare il sottoprodotto, ad esempio quello della plastica, di come questo sia una risorsa da riutilizzare per il recupero energetico.

"Il nuovo piano di gestione dei rifiuti regionale", ha spiegato l'Assessora Maraschio "ruota intorno alla riduzione della produzione" come chiede l'Europa (che mira a una riduzione della produzione di rifiuti con un conferimento in discarica del 10%), sebbene sia un percorso difficile poiché coinvolge più livelli. 

Una delle strade per raggiungere quest'obiettivo è l’introduzione della "tariffazione puntuale", concepita per responsabilizzare i cittadini, attraverso il principio del "chi inquina paga" (applicando un prezzo che nasce dal sistema di calcolo dei rifiuti prodotti dalla singola utenza, domestica e non domestica, che consente di determinare una tariffa proporzionale, almeno in parte, alla fruizione del servizio di raccolta rifiuti). 

Secondo Maraschio "l'aggiornamento del piano dei rifiuti" va accolto come un primo passo importante rispetto ai parametri europei, la Puglia ha inoltre intrapreso un percorso significativo anche in tema di riuso e su temi sensibili come la frazione organica e l'indifferenziato. Migliora, seppur lentamente, la percentuale di raccolta differenziata, che si attesta quasi al 60%, ma è un dato che va migliorato in tempi rapidi.


   

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