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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Modugno

Strage Bruscella a Modugno, chiesto processo per titolare sopravvissuto

Antonio Bruscella è accusato di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Nell'esplosione, avvenuta la mattina del 24 luglio 2015, morirono dieci persone

La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per Antonio Bruscella, unico titolare dell'azienda modugnese sopravvissuto all'esplosione della fabbrica avvenuta il 24 luglio 2015, in cui morirono 10 persone. Bruscella è accusato di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. La richiesta della Procura, formulata dai pm inquirenti sulla strage, Grazia Errede e Domenico Minardi, è giunta nelle scorse settimane nella cancelleria centrale dell'ufficio gip del Tribunale di Bari che assegnerà il procedimento a un giudice e fissare la data d'inizio dell'udienza preliminare.

Lo scoppio, per gli investigatori, fu probabilmente causato dalla presenza di troppa polvere da sparo, dalla poca distanza tra i fabbricati contenenti materiali esplodenti e dall'utilizzo di attrezzature inadeguate. Tra le vittime della tragedia il fratello dell'indagato, Vincenzo Bruscella e il nipote Michele (entrambi titolari della fabbrica insieme con Antonio Bruscella), il cognato Vincenzo Armenise, il cugino Michele Pellicani, lo studente 20enne di Napoli Riccardo Postiglione, che era lì quel giorno perché stava lavorando ad un sistema elettronico di fuochi musicali, gli amici e collaboratori Giuseppe Pellegrino e Vincenzo Di Chirico e gli operai Banga Harbaajan, Nigah Kumar e Saimir Merja.

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