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Cronaca

Sull'Andria-Corato "si rischiò" un altro incidente: le rivelazioni del capostazione al processo sulla strage del 2016

Il racconto nell'udienza del processo, in svolgimento dinanzi al Tribunale di Trani, sul disastro del 12 luglio 2016 quando si scontrarono due treni di Ferrotramviaria, provocando 23 morti e 51 feriti

ll 21 ottobre 2014, nella stazione di Andria, si sfiorò un incidente ferroviario per "invio treno senza via libera in regime di blocco telefonico": il racconto è stato divulgato nell'udienza del processo, in svolgimento dinanzi al Tribunale di Trani, sulla strage del 12 luglio 2016 quando sulla linea Andria-Corato si scontrarono due treni di Ferrotramviaria, con il bilancio finale di 23 morti e 51 feriti.

La circostanza è stata riferita in aula dall'allora capostazione di Andria: l'uomo segnalò il rischio di incidente, inserito poi tra i venti "pericolati", cioè "situazioni critiche e potenzialmente dannose per la sicurezza e la regolarità della circolazione ferroviaria", confluiti in inchieste disciplinari e finiti agli atti del procedimento. Nel processo sono imputate la società Ferrotramviaria e 17 persone fisiche, tra dipendenti, dirigenti e vertici di Ferrotramviaria, un dirigente del Mit e due direttori dell'Ustif di Puglia, Basilicata e Calabria. Gli inquirenti accusano i vertici di Ferrotramiaria di aver sottovalutato il pericolo nonostante 20 episodi di incidenti sfiorati, segnalati tra il 2003 e il 2015. IL processo è stato rinviato al 5 febbraio.

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