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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Triggiano

Poliziotto si toglie la vita a Triggiano: era angosciato dai debiti

In un biglietto lasciato in casa, Nicola Rutigliano, agente in servizio presso il commissariato San Nicola, aveva spiegato le ragioni del suo tragico gesto, annunciato anche con una chiamata al 112

Oppresso dai debiti che temeva di non riuscire a pagare. Sarebbe stata questa la ragione che ha spinto Nicola Rutigliano, poliziotto 43enne in servizio presso il commissariato San Nicola di Bari vecchia, a togliersi la vita: un solo colpo, alla testa, sparato con la pistola d'ordinanza nella sua auto, parcheggiata davanti alla caserma dei carabinieri di Triggiano.

Una tragedia consumata nel giro di pochi minuti, ieri mattina, intorno a mezzogiorno, e che Nicola aveva annunciato con una chiamata al 112 e ad alcuni giornalisti. Parlando di sè in terza persona, aveva riferito che "un suo amico voleva suicidarsi", dicendo anche di trovarsi davanti alla caserma di Triggiano. Poi aveva spento il telefono, e aveva impugnato l'arma. Il colpo ha imfranto il finestrino, andando a conficcarsi in un albero poco distante. Quando i carabinieri all'interno della caserma hanno udito il colpo sono usciti, trovandosi davanti, nell'auto, l'uomo agonizzante. Subito la corsa in ospedale: prima al Fallacara, poi al Di Venere, dove Rutigliano è morto dopo una breve agonia.

Nicola Rutigliano lavorava negli uffici amministrativi del Commissariato San Nicola, nel cuore della città vecchia. "Un bravo ragazzo, tranquillo, riservato", lo descrivono i colleghi. L'agente Rutigliano era  separato, con un figlio, e da qualche tempo viveva a Triggiano insieme con la nuova compagna. Una vita normale, un lavoro stabile, nulla che lasciasse pensare alla disperazione che invece l'ha spinto al gesto estremo. Un gesto le cui ragioni sono spiegate in un biglietto che Rutigliano aveva lasciato in casa: l'uomo era angosciato dai debiti, nei giorni scorsi l'arrivo a casa di una cartella di Equitalia lo avrebbe esasperato al punto tale da fargli meditare di farla finita. In un comunicato diffuso ieri sera, tuttavia, la stessa Equitalia, esprimendo cordoglio per l'accaduto, ha precisato che l'ultima cartella, che la società indica di "importo comunque contenuto", era stata notificata a Rutigliano a gennaio.

Resta il dolore e lo sgomento dei familiari, dei colleghi, e di un'intera cittadina sconvolta dall'accaduto.

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