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Cronaca

Tangenti al Catasto, reati prescritti per i 46 imputati

Dopo dieci anni nessuna condanna. Nell'inchiesta coinvolti dipendenti e professionisiti, accusati di associazione per delinquere, concussione, corruzione, falso, accesso abusivo al sistema informatico, ricettazione ed esercizio abusivo della professione

Nessuna condanna per i 46 imputati a processo in primo grado per le presunte tangenti all'ex Catasto di Bari. Dopo dieci anni, la vicenda giudiziaria si conclude con la prescrizione.

Le indagini e le accuse

Nell'inchiesta erano coinvolti dipendenti e professionisti (ingegneri, architetti e geometri), accusati a vario titolo di associazione per delinquere, concussione, corruzione, falso, accesso abusivo al sistema informatico, ricettazione ed esercizio abusivo della professione, per fatti risalenti al 2003-2006. Secondo l'accusa, gli imputati avrebbero intascato tangenti in cambio di visure catastali o accelerazione di pratiche, secondo un vero e proprio "tariffario extra" per le pratiche catastali da agevolare.

Il Tribunale di Bari ha dichiarato oggi il non luogo a procedere per prescrizione.

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