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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Trent'anni fa l'incendio del teatro Petruzzelli di Bari: dal 'rogo della cultura' ancora irrisolto alla sua piena rinascita

Il 27 ottobre del 1991 le fiamme devastarono il simbolo più scintillante di una città che viveva tra luci e ombre. Da allora non sono stati mai individuati i mandanti della devastazione che privò i baresi del loro teatro fino al 2009

Una palla di fuoco nel centro di Bari, la cupola crollata, la colonna di fumo e le macerie: 30 anni fa Bari si svegliava all'alba per vivere in presa diretta l'incubo dell'incendio che distrusse il teatro Petruzzelli, uno dei suoi gioielli più preziosi, scrigno di luci e vetrina mondiale della città, in una Puglia lontana dalla fama internazionale acquisita negli ultimi anni. Quel 27 ottobre del 1991 Bari silenziò la cultura, negandola a generazioni di ragazzi che per 18 anni non poterono entrare nel teatro ricostruito solo nel 2009 al termine di numerose vicissitudini e polemiche.

La sera prima, quasi per uno terribile scherzo del destino, vi fu la rappresentazione della Norma di Bellini, opera che si conclude proprio con un tragico incendio. Nella notte avvenne la catastrofe che per l'abilità dei vigili del fuoco e un tocco di casualità non provocò vittime e ulteriori disastri nel cuore del centro cittadino: il collasso della splendida cupola, allora adornata dagli affreschi di Raffaele Armenise andati perduti, riuscì a impedire che la fornace provocata dal rogo investisse anche i palazzi circostanti.

Per tutto quel 27 ottobre vi fu un pellegrinaggio di baresi incuriositi, attoniti e in lacrime davanti al capezzale del 'loro' teatro ridotto in cenere: un tempio che fino a poche settimane prima ospitava i grandi della lirica, del balletto e dello spettacolo, connettendo l'allora quasi periferica Puglia al resto d'Europa e del Mondo. Frank Sinatra, Liza Minnelli, Luciano Pavarotti, Rudolf Nureyev: l'incendio chiuse una stagione irripetibile che portò a Bari leggende e lasciò l'ombra di una fatto criminoso per il quale, nonostante la lunga trafila di processi (ben 10) non è stato ancora chiarito il mistero dei mandanti.

La diatriba con la vecchia proprietà per la ricostruzione si trascinò per tutti gli anni '90 e i primi anni del nuovo Millennio fino a quando, nel il 4 ottobre del 2009, il teatro risorse definitvamente dalle ceneri, con la Nona Sinfonia di Beethoven, eseguita dall'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari e diretta da Fabio Mastrangelo ma la questione con gli eredi Messeni Nemagna non è ancora chiusa: per loro l'esproprio del 2007 deciso dal governo Prodi fu illegittimo e la battaglia giudiziaria non ancora conclusa.

Aule di tribunali e carte bollate a parte, Il Petruzzelli, seppur senza i fasti della Bari 'da bere' degli anni '80, nel frattempo è tornato ad essere un punto di riferimento della cultura barese e della Puglia, rinnovando il proprio pubblico con proposte artistiche spesso di ottima qualità e resistendo anche alle ultime difficoltà legate alla pandemia Covid, con l'obiettivo di continuare una storia cominciata 1903 grazie alla lungimiranza di chi allora riteneva che la cultura per tutti fosse importante come il pane quotidiano.

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