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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Caso Tedesco, il Riesame: "Lavorava solo chi era affiliato"

Il tribunale del Riesame riconosce il reato di associazione a delinquere a carico del senatore Alberto Tedesco, accogliendo l'appello presentato dalla Procura contro il gip. "I non affiliati - scrivono i giudici - venivano epurati"

Una vera e propria "rete" tenuta insieme da un legame di affiliazione in mancanza del quale chiunque sarebbe stato immediatamente epurato. E' quanto scrivono i giudici del Tribunale del Riesame a proposito del caso Tedesco, accogliendo il ricorso presentato lo scorso febbraio dalla Procura di Bari contro il gip che aveva depennato il reato di associazione a delinquere per l'ex senatore Pd, ora al gruppo misto.

"Un professionista - scrive il Riesame a proposito del sistema di controllo della sanità pugliese messo in piedi da Tedesco - può mantenere il posto di lavoro all'interno della pubblica amministrazione non perché è bravo e diligente ma perché appartiene ad un gruppo di potere, e quello in esame pretendeva un vero e proprio atto di fedeltà, quasi una sorta di affiliazione, in mancanza della quale sarebbe stato immediatamente epurato".

Nella piramide di controllo messa in piedi dall'ex assessore alla Sanità, un ruolo di spicco spettava al suo segretario Malcangi, "snodo di trasmissione tra gli imprenditori e i pubblici funzionari". L'ufficio di Malcangi, del resto, era il luogo di incontro tra dirigenti e imprenditori per concordare gli "scambi di favori": forniture e appalti in cambio di voti e appoggi elettorali.
 

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