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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Udienze nella tendopoli, la protesta dei penalisti: "Pronti a chiedere risarcimento al Ministero"

In una nota la Camera penale di Bari sollecita i propri iscritti ad avviare un procedimento di negoziazione assistita nei confronti del Ministero della Giustizia: "Ognuno di noi sta ricevendo e riceverà un danno ingiusto"

"Nell'ambito delle iniziative di protesta da assumere per la indecente condizione dell'edilizia giudiziaria degli uffici del penale a Bari, tale da aver determinato una vera e propria emergenza nazionale per la quale il ministero appare più preoccupato per l'immagine che per la soluzione del problema, la Camera penale di Bari, raccogliendo una proposta di un suo iscritto, l'Avv. Ascanio Amenduni, ha deliberato di sollecitare i propri iscritti ad avviare un procedimento di negoziazione assistita ex l.162/14, nei confronti del Ministero della Giustizia, per il risarcimento dei danni materiali e morali conseguenti all'inagibilità del palazzo di via Nazariantz".

L'iniziativa è annunciata in una nota a firma del presidente della Camera Penale di Bari, l'avvocato Gaetano Sassanelli. 

"La preventiva negoziazione assistita, introdotta con la Legge 162/2014 - si legge ancora nel comunicato - è uno strumento alternativo di risoluzione delle controversie, obbligatorio quando si intenda promuovere in giudizio una domanda di condanna risarcitoria per somme non superiori a 50.000,00 euro.  Scopo della nostra iniziativa è indurre una maggiore presa di coscienza della gravità della situazione, nonché delle conseguenze risarcitorie, ex artt. 2043 e 2059 c.c., cui il ministero è esposto per le omissioni pregresse e per quelle a commettersi, nei confronti di ogni singolo Avvocato penalista barese. Ognuno di noi, infatti, sta ricevendo e riceverà un danno ingiusto, come tale certamente risarcibile, all'attività ed all'immagine professionale, sotto forma di mancata o ritardata percezione di compensi, nonché di perdita di chances, di guadagno, con sottoposizione, per giunta, a mortificanti condizioni ambientali di esercizio durante il tempo della innaturale emergenza" "Se il Ministero - conclude la nota - non aderirà all'invito, potremo conseguentemente invocare a suo carico, come per legge, conseguenze negative nell'instaurando procedimento giudiziale".  
 

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