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Cronaca

Terrorismo, indagine dell'Antimafia su 'transiti sospetti' nel porto di Bari

Almeno cinque gli episodi nel mirino degli investigatori baresi: l'inchiesta sarebbe stata avviata prima degli attentati di Parigi e non sarebbe perciò collegata ad essi. Obiettivo è capire quali fossero destinazioni e scopi di quei viaggi finiti sotto la lente d'ingrandimento della Procura

Un'indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, per far luce su alcuni 'transiti sospetti' di presunti terroristi avvenuti nel porto del capoluogo. Le verifiche, di cui si apprende oggi, sono state avviate prima degli attentati terroristici di Parigi e non avrebbero alcun collegamento con essi. 

In particolare, l'attenzione degli investigatori si starebbe concentrando su almeno cinque episodi, che vedono coinvolti una decina di soggetti. Le indagini sono affidate ad agenti della Digos e militari del Ros dei Carabinieri, e coordinate da un pool di magistrati della Dda con a capo il procuratore Giuseppe Volpe e l’aggiunto Pasquale Drago.

Le verifiche, condotte anche attraverso intercettazioni, sono state avviate per risalire alla destinazione di questi soggetti e alle finalità di quei viaggi, cercando di comprendere anche se tali soggetti si trovino ancora sul territorio pugliese, anche se al momento è esclusa la presenza in Puglia di cellule terroristiche o gruppi di persone sospettate di essere vicine a cellule jihadiste. L'attenzione sulla città di Bari riguarda piuttosto il suo essere 'luogo di transito', come confermato dalla circostazione secondo cui il terrorista ricercato per gli attentati di Parigi, Abdeslam Salah, ad agosto scorso (all'epoca non era sospettato di terrorismo ed era in possesso di regolare passaport belga) partì per la Grecia proprio imbarcandosi da Bari.
 

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