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Cronaca

Traffico di droga Italia-Spagna, rito abbreviato per 8 imputati del processo 'Freedom'

Il 15 gennaio la prima udienza. Secondo quanto accertato dalla Finanza, la droga giungeva dalla Spagna a bordo di tir per poi essere smistata in diversi centri del barese

Rito abbreviato per otto imputati nel processo 'Fredoom', che vede alla sbarra 17 persone accusate di aver fatto parte di un'associazione per delinquere dedita al traffico internazionale di stupefacenti.

GLI IMPUTATI - Tra gli otto che hanno scelto il rito abbreviato ci sono il presunto capoclan di Toritto Cosimo Zonno e suo figlio Vincenzo. Nella stessa udienza saranno discusse le posizioni di altri cinque imputati che hanno chiesto il patteggiamento. Inoltre il gup del Tribunale di Bari Giovanni Abbattista ha rinviato a giudizio gli altri quattro imputati che non hanno scelto riti alternativi: per loro il processo comincerà il 7 marzo davanti ai giudici della seconda sezione collegiale del Tribunale di Bari.  

IL TRAFFICO DI DROGA - Secondo quanto accertato dall'indagine della Guardia di Finanza, i 17 imputati avevano messo in piedi un consolidato traffico di stupefacenti - hashish in particolare - tra la Spagna e la Puglia. La droga veniva reperita attraverso una base operativa nella penisola iberica, poi raggiungeva il nostro Paese generalmente nascosta su tir adibiti al trasporto di merci. Una volta giunto in Italia, lo stupefacente veniva gestito da due referenti di base a Napoli, che, a loro volta, si occupavano di rifornire ai due acquirenti baresi, i quali a loro volta distribuivano le sostanze stupefacenti nella provincia. Agli altri imputati il compito, secondo l'accusa, di trasportare, custodire e spacciare la droga al dettaglio.
 

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