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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Altamura

Dal Barese la droga da spacciare in provincia di Matera: 17 arresti, tre in manette tra Santeramo e Altamura

L'operazione dei carabinieri nel Metapontino, coordinata dalla Dda di Potenza, ha coinvolto anche la provincia di Bari, in particolare i due centri dell'area murgiana: gli arrestati avrebbero avuto il ruolo di fornitori dell'associazione

Avrebbero fatto parte di un'associazione (pluriaggravata per il numero dei partecipi superiore a dieci, dall'essere armata e dall'utilizzo del metodo mafioso) dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, hashish e marijuana, operante in provincia di Matera, nei Comuni di Marconia di Pisticci, Bernalda e Scanzano Jonico. Diciassette persone sono state arrestate (dieci in carcere e sette ai domiciliari) questa mattina nell'ambito di un'operazione dei carabinieri della Compagnia di Pisticci, coordinati dalla Dda di Potenza. Per altre due persone è scattato l'obbligo di dimora. Tra le persone colpite da misura cautelare, anche tre soggetti della provincia di Bari (uno dei quali già detenuto per altre causa), residenti a Santeramo e Altamura, che, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero avuto il ruolo di fornitori degli stupefacenti.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, infatti,  il gruppo avrebbe avuto "canali di approvigionamento della droga in provincia di Bari e Taranto", operando, "con condotta perdurante", dal 2020. Ad ottobre 2021, i tre presunti capi dell'associazione erano stati già arrestati in esecuzione di fermo di indiziato di delitto. Il sodalizio, spiegano gli investigatori in una nota, si sarebbe imposto "nel locale mercato degli stupefacenti attraverso strategie diversificate, in particolare sia coinvolgendo nelle attività illecite, all'evidente scopo di mimetizzarsi, un minorenne (di 11 anni), sia con l'intimidazione, vale a dire mediante pestaggi, minacce, violenze ed attività di ritorsione contro i soggetti che ostacolavano le attività illegali dell'organizzazione". A tal proposito, le indagini avrebbero documentato la preparazione di "un attentato mediante ordigno esplosivo verso soggetti ritenuti dall'organizzazione informatori dei carabinieri", sventato dagli organizzatori grazie al sequestro dell'esplosivo e all'arresto del soggetto incaricato di prepararlo.
 
Nel corso delle indagini sono stati effettuati diversi sequestri di cocaina, hashish e marijuana, oltre a 3550 euro in contanti, 20 candelotti esplosivi artigianali di varie dimensioni (due dei quali già riempiti di polvere pirica), 2 tubi cilindrici insieme a numerosi chiodi e biglie in ferro utili alla fabbricazione dei micidiali ordigni cosiddetti 'tubi bomba' e 'bombe carta'. Sono inoltre stati arrestati in flagranza di reato altri 4 soggetti.

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