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Cronaca

Traffico internazionale di rifiuti speciali, sequestro al porto: tre denunce

Bloccati nel porto di Bari quattro semirimorchi pieni di materiale ferroso, batterie e pneumatici destinati in Libia e Iran. Tre persone sono state denunciate

Quattro semirimorchi carichi di materiale ferroso, pezzi di camion rottamati, batterie, pneumatici, filtri e altri rifiuti speciali, per un peso complessivo di circa 70 tonnellate, spacciati per pezzi di ricambio usati, e pronti per essere imbarcati dal porto di Bari con destinazione Libia e Iran. In realtà, però, quella merce non era mai stata sottoposta alla procedura di bonifica necessaria per il recupero, e non avrebbe potuto quindi essere esportata perchè non commercializzabile.

A scoprire il traffico illecito di rifiuti, nell'ambito di un'operazione congiunta denominata 'Desert Waste', sono stati gli uomini dell'Agenzia delle Dogane, del Corpo Forestale dello Stato e della Guardia di Finanza.

Le indagini condotte in seguito al sequestro dei quattro mezzi hanno portato alla scoperta di un meccanismo di spedizioni transfrontaliere di ingenti quantitativi di rifiuti, che venivano fatti passare per merce recuperata, pronta per essere messa in commercio.

Tre in tutto le persone denunciate: si tratta di due spedizionieri italiani e un cittadino egiziano, rispettivamente produttori ed esportatore delle merci. Il cittadino egiziano dovrà rispondere anche di falso ideologico per aver attestato che i prodotti erano stati sottoposti al trattamento di recupero, circostanza non vera. I quattro semirimorchi sono stati sottoposti a sequestro, già convalidato dall'autorità giudiziaria.

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