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Cronaca

Al Policlinico il primo trapianto di cuore artificiale. "Le donazioni di organi sono in calo"

Due i pazienti sottoposti all'intervento nei giorni scorsi dall'equipe del professor De Luca Tupputi: si tratta di un 69enne e di un 55enne

Un doppio trapianto di cuore artificiale è stato eseguito, in due distinti pazienti ad alto rischio di pericolo di vita, dall'equipe medica della cardiochirurgia del Policlinico di Bari diretta dal professor Luigi De Luca Tupputi.

LA PROTESI - Si tratta di una pompa centrifuga a levitazione magnetica, di soli 160 grammi, impiantata all'apice del ventricolo sinistro del cuore. Un dispositivo, a batteria ricaricabile, che reimmette il sangue nell'aorta in modo funzionale al paziente. Il trapiantato ha poi, in dotazione, un controller e quattro batterie della durata media di sei ore che funzionano a coppia, coprendo 12 ore a carica e assicurando così un'alimentazione nelle 24 ore. La pompa viene suturata sul cuore e all'esterno rimane solo il cavo collegato al controller. E' una centralina che il paziente porta con sé (inserita in un marsupio, legato alla cintura o al braccio, o in borsa) per consentire la ricarica delle batterie. Una ricarica che può essere finanche effettuata collegando il dispositivo alla rete elettrica o all'accendisigari dell'auto.

I TRAPIANTI - A ricevere il cuore artificiale sono stati due pazienti, di 69 anni e di 55, operati nella scorsa settimana. Ma si è atteso l'esito del decorso post operatorio per diffondere il risultato dell'impianto. Entrambi erano in pericolo di vita. Per ragioni biologiche e per assenza di organi non potevano essere sottoposti a trapianto classico, ma soprattutto non potevano attendere altro tempo: uno dei due, solo nel 2013, aveva subito ben dieci ricoveri di cui uno in rianimazione. Il trapianto, quindi, sarà definitivo per il paziente di 69 anni. Mentre, se dovesse rendersi disponibile un cuore compatibile, il più giovane dei due potrebbe essere sottoposto a un trapianto tradizionale. E per entrambi le dimissioni, al momento, sono previste nella prossima settimana.

L'EQUIPE - Con il professore De Luca Tupputi hanno operato Domenico Paparella, Giuseppe Capone, Giosuè Lionetti e Concetta Losito, l'equipe classica dei trapianti tradizionali. A oggi quello di De Luca Tupputi è l'unico centro trapianti nella regione Puglia a disporre della possibilità delle pompe prodotte dalla HeartWare. Ognuna costa circa 100mila euro e il Policlinico ne ha già acquistate sei. "Ci siamo resi conto del calo delle donazioni - ha dichiarato all'ANSA De Luca Tupputi - Il nuovo programma di cui si è fatto carico il Policlinico potrà fornire impianti definitivi ai pazienti gravi e salvare la vita a giovani con impianti bridge (ponte ndr) in attesa della disponibilità di organi compatibili".

(Ansa)

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