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Cronaca

Trasporto pubblico locale, "In Puglia il 30% dei viaggiatori non paga il biglietto"

I dati emersi nell'ambito del convegno organizzato a Bari da Asstra: se nella nostra regione le tariffe sono le più basse d'Italia, l'evasione tariffaria rappresenta un ulteriore differenza in negativo

Sui mezzi pubblici senza biglietto. Una pessima abitudine a quanto pare molto diffusa tra gli italiani, e per la quale i pugliesi purtroppo non fanno eccezione. Se l’evasione tariffaria dell’intero comparto del trasporto pubblico locale in Italia ammonta a oltre mezzo miliardo di euro l'anno, nella nostra regione oltre il 30% dei viaggiatori non acquista il biglietto.

Sono i dati emersi questa mattina a Bari nella seconda giornata del convegno internazionale sulle tariffe del Tpl organizzato da Asstra (Associazione delle Aziende di Trasporto) in collaborazione con Uitp (Associazione Internazionale delle Aziende di Trasporto). 

Somme, quelle dell'evasione tariffaria, che se recuperate non solo darebbero ossigeno alle aziende del settore, spesso in difficoltà, ma consentirebbero anche di garantire un servizio migliore.

E il tema delle tariffe nel trasporto pubblico locale è stato affrontato anche dall’assessore alla Mobilità della Regione Puglia, Giovanni Giannini, che ha preso parte al convegno: “Per evitare l’incremento delle tariffe – ha sostenuto Giannini, ricordando che da noi sono le più basse d’Italia – la Regione ha contribuito con 18,5 milioni di euro per tre anni. Ora il sistema non si tiene più in equilibrio e bisogna intervenire, tenendo presente che quello della mobilità è un diritto costituzionalmente garantito, considerato che è propedeutico ad altri diritti, dal lavoro allo studio. Per questo sono in cantiere delle novità che dovrebbero intervenire sulle fasce di reddito, per dare a tutti la possibilità di muoversi, pagando il biglietto equamente, secondo le proprie capacità”.

A concludere la due giorni di lavori il presidente nazionale di Asstra, Massimo Roncucci: “I cittadini ci chiedono qualità – ha detto – e noi in cambio ai cittadini chiediamo di pagare il biglietto. Perché quel denaro serve, soprattutto se reinvestito, proprio a migliorare la qualità che ci chiedono. In sostanza, per garantire un servizio di trasporto pubblico di buon livello ognuno deve fare la propria parte: le aziende lavorando per dare il massimo del servizio, il governo programmando e la gente facendo il proprio dovere. Ma va detto con chiarezza che se questo sforzo non è dentro a una strategia chiara di miglioramento del sistema (in presenza di regole certe), non faremo passi avanti. Le scelte devono essere nette e precise. Servono città più vivibili e più attrattive a tutti i livelli. Mai come ora è necessario puntare sulla mobilità sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e trasportistico. Tutto questo è fondamentale per il salto di qualità che abbiamo il dovere di perseguire”. 

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