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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Investito da un convoglio, soccorso e salvato: la storia di 'Trenino', la mascotte di Ferrotramviaria

Il cagnolino, rimasto sui binari dopo l'urto, è stato subito soccorso da una capotreno: è stato così sottoposto ad un intervento chirurgico che ha consentito di salvargli la vita

Investito da un treno, soccorso e salvato grazie all'interno del capotreno e di altri colleghi. E' la storia di 'Trenino', così è stato ribattezzato un cagnolino meticcio di un anno e mezzo circa, rimasto coinvolto qualche giorno fa in un brutto incidente sulla linea Andria-Barletta della Ferrotramviaria.

Probabilmente mentre tentava di attraversare i binari, 'Trenino' è stato urtato da un convoglio in transito. Il capotreno Stefania Sellitri, con l’aiuto di alcuni colleghi, ha immediatamente allertato sia i vigili urbani sia i vigili del fuoco di Barletta. Nel frattempo, essendo a fine turno, lei stessa è accorsa nel punto dell’investimento per aiutare il cagnolino che era rimasto in mezzo ai binari. Un gesto che consentito di salvare la vita del cagnolino, ora diventato la 'mascotte' di Ferrotramviaria.

Così infatti Trenino è stato soccorso, portato in una struttura veterinaria di Andria, operato d’urgenza e di fatto “rimesso in piedi”. Nell’impatto aveva subito fratture e lussazioni alla colonna vertebrale, che è stata riportata in asse con un fissaggio di resina artificiale. Per sua fortuna, le lesioni non hanno riguardato il midollo spinale. A distanza di una settimana, il cane sta molto meglio e può cominciare la fisioterapia riabilitativa con l’ausilio di un carrellino. I colleghi di Stefania hanno già contribuito con un colletta spontanea a pagare le spese dell’intervento chirurgico, l’Azienda provvederà ora all’acquisto del carrellino e alla degenza in un centro specializzato, l’O.I.P.A (Organizzazione Italiana Protezione Animali) – sezione di Andria.

Adesso per il piccolo meticcio comincia una nuova, doppia sfida: la prima la vincerà di sicuro, perché si tratta di tornare in forma, riprendendo a muoversi normalmente; non sarà certo un’impresa, vista la forza di volontà e la voglia di vivere che ha dimostrato. La seconda sfida è la più difficile, anche se non impossibile: serve qualcuno che voglia adottarlo. Chiunque ne abbia desiderio, può fare riferimento alla pagina facebook dell’O.I.P.A., all’indirizzo mail andria@oipa.org oppure chiamando il numero 3249911355.

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