Detenevano tritolo per l'attentato al procuratore Colangelo: quattro condanne
Tra gli imputati il pregiudicato Amilcare Monti Condesnitt: il tritolo venne ritrovato nei pressi dela sua tenuta, a Gioia del Colle. Le condanne riguardano la detenzione dell'esplosivo, mentre è ancora in corso l'inchiesta sull'eventuale attentato al procuratore di Napoli
Sono in tutto quattro le persone condannate dal gup del Tribunale di Bari, Annachiara Mastrorilli, fra le quali il pregiudicato Amilcare Monti Condesnitt, perchè accusate di nascondere mezzo chilo di tritolo che - secondo le accuse formulate dalla Dda - sarebbe stato utilizzato dalla camorra campana per un attentato al procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo.
Le pene inflitte sono comprese fra i 5 anni e 4 mesi e i 4 anni e 8 mesi di reclusione. In particolare, per il reato di detenzione e porto di armi da sparo ed esplosivo sono stati condannati alla pena più alta Monti Condesnitt e il suo braccio destro, Francesco Paolo Ciccarone, mentre gli altri imputati avrebbero avuto il ruolo di acquistare e trasportare il tritolo.
L'esplosivo fu rinvenuto dalla polizia sotto un albero di fronte alla tenuta del boss di Gioia del Colle, paese in cui risiede anche Colangelo. Le condanne riguardano la detenzione dell'esplosivo, mentre l'inchiesta relativa alla destinazione finale del tritolo e quindi il suo eventuale utilizzo per un attentato a Colangelo, è ancora in corso.