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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Truffa sulle richieste per i contributi agricoli: controlli della Finanza in studi legali

L'inchiesta della Procura di Bari avviata dopo la denuncia presentata dal governatore Emiliano. La presunta truffa riguarderebbe contenziosi avviati per ottenere il pagamento di contributi dovuti e non erogati

Perquisizioni sono in corso, da parte della Guardia di Finanza, in studi legali di varie città nell'ambito di un'indagine relativa ad una presunta truffa in agricoltura.

Le perquisizioni sono state fatte a Bari, Napoli e Cosenza. Sette gli indagati: cinque avvocati e due familiari di uno di loro. Indagate anche tre società con sede a Bari, oggi perquisite. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso materiale e ideologico e autoriciclaggio. 

Più di 20 milioni di euro il giro d'affari della presunta frode. Secondo quanto accertato dalla Finanza, gli avvocati, nel gestire le richieste legittime di agricoltori  relative a contributi risalenti agli anni Novanta ma non erogati dalla Regione Puglia, avrebbero messo in piedi un sistema per far lievitare le spese legali. In particolare, gli indagati avrebbero avviato, per ciascun agricoltore tanti contenziosi quante erano le annualità per le quali spettavano i fondi anziché avviare un solo procedimento per ciascun richiedente, moltiplicando così i propri compensi. I fatti contestati fanno riferimento agli anni 2006-2018. La contestazione di autoriciclaggio farebbe invece riferimento all'impiego dei proventi della truffa nell'acquisto di beni immobili attraverso una società immobiliare della famiglia di uno degli indagati.

*Ultimo aggiornamento ore 17.30

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