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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Gioia del Colle

Ospedale Miulli, truffa alla Regione: arrestato don Laddaga

Il reggente dell'ente ecclesiastico in manette insieme al dirigente della Colonia hanseniana di Gioia del Colle. Avrebbero percepito indebitamente finanziamenti per due milioni di euro per la gestione del lebbrosario

Truffa aggravata e continuata ai danni della Regione Puglia per oltre due milioni di euro: con questa accusa sono stati arrestati oggi dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bari due amministratori della Colonia hanseniana 'Opera Pia' dell'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. Si tratta di don Domenico Laddaga, reggente dell'ente ecclesiastico dal quale dipende l'ospedale Miulli, e Saverio Vavalle, dirigente della Colonia hanseniana di Gioia del Colle. Secondo i pm della Procura di Bari che indagano sulla presunta truffa, i manager del lebbrosario avrebbero percepito indebitamente finanziamenti pubblici dalla Regione. Nell'inchiesta sono indagate a vario titolo altre otto persone.

COSTI GONFIATI PER OTTENERE I RIMBORSI - Secondo quanto accertato dai finanzieri, nei bilanci della Colonia erano stati inseriti costi inesistenti per ottenere i fondi assegnati dalla Regione, pari a 6 milioni fino al 2009 e giustificarne l'utilizzo. Tra le spese inserite, ad esempio, l’acquisto di uno strumento chirurgico il cui costo era stato 'gonfiato' di cento volte rispetto al valore reale. Oppure l’acquisto di beni alimentari in quantità sproporzionata rispetto alle reali necessità dei pazienti o non compatibili con i loro bisogni nutritivi. Gli indagati avrebbero inoltre ottenuto il rimborso di fatture per l’esecuzione di lavori edilizi di manutenzione straordinaria della struttura sanitaria senza la preventiva autorizzazione della Regione Puglia, proprietaria dell’immobile. I manager aveva anche certificato la regolare esecuzione dei lavori nonostante non corrispondessero alle offerte-preventivo presentate dalla ditta esecutrice con sede in Acquaviva delle Fonti.

I BENI SEQUESTRATI - L'operazione della Finanza ha comportato anche il sequestro preventivo, ai fini di un'eventuale successiva confisca per una somma pari all'entità della truffa, di 25 immobili e 11 fondi rustici ubicati nelle province di Bari e Taranto riconducibili agli indagati ed all’Ente ecclesiastico, per un valore complessivo di € 2.070.407,60.
 

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Don Mimmo Laddaga

 

 

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