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Cronaca

Truffe agli anziani, un incontro per imparare a difendersi. Il questore: "Segnalare senza paura"

In mattinata il convegno organizzato da Uil Pensionati e l’A.D.A., Associazione per i Diritti dell’Anziano per discutere del fenomeno e di come difendersi dai raggiri

Ci sono i falsi impiegati, venditori porta a porta, falsi amici dei parenti che si presentano in casa chiedendo denaro con una scusa. Oppure, in strada, può capitare di imbattersi in falsi intervistatori, per arrivare ai falsi impiegati di banca posta o di altri uffici pubblici. Senza contare il tentativo di 'phishing' su internet, con mail che cercano di carpire dati personali. Molteplici le strategie che i truffatori possono adottare per mettere a segno i propri raggiri, che spesso hanno come vittime gli anziani. Importante è dunque, discutere del fenomeno e informare, dando anche suggerimenti per difendersi dai rischi.

Questo l'obiettivo del convegno organizzato questa mattina dalla Uil Pensionati Puglia, in collaborazione con l’A.D.A., l’Associazione per i Diritti dell’Anziano. All'incontro hanno partecipato anche a il questore di Bari, Antonio De Iesu,e l’assessore al Welfare della Regione Puglia, Salvatore Negro.

Modi gentili, capacità di persuasione, ben vestito, raramente violento: questo l'identikit del truffatore seriale di anziani. Almeno un centinaio, si stima, i casi che si verificano ogni giorno in tutta la Puglia. Il problema è che quasi sempre questi truffatori rimangono impuniti, grazie al fatto che l’anziano truffato tende a non sporgere denuncia per vergogna o per timore di essere rimproverato dai parenti.

“Non parlandone o limitandosi a chiedere i numeri del fenomeno – ha spiegato il questore – si finisce col fare il gioco dei truffatori. I numeri non sono attendibili perché solo una minima parte di anziani denuncia l’accaduto. Ma il fenomeno esiste e va combattuto. Segnalando e parlandone senza paura e, soprattutto, senza alcuna vergogna. Segnalare significa darci la possibilità di intervenire e di fare al tempo stesso prevenzione perché così possiamo individuare i malfattori, che quasi sempre agiscono secondo un copione noto e ripetitivo, che punta a carpire la fiducia delle vittime”. Ma come smascherare chi ha cattive intenzioni? Innanziutto in un modo: “Chiunque chieda soldi in contanti - chiosa De Iesu - è un truffatore al cento per cento”.

L’assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro, ha condannato il fenomeno, assicurando l’impegno della Regione Puglia e promettendo ai sindacati “concertazione su qualsiasi decisione da prendere”.

Il segretario generale della Uil di Puglia, Aldo Pugliese, e il segretario nazionale della Uilp, Romano Bellissima, hanno toccato temi diversi, sottolineando che “da parte del governo nei confronti dei pensionati è in atto una vera e propria persecuzione. Gente che per disperazione va a frugare nei cassonetti non si era vista neanche nel dopoguerra”.
 

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