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Cronaca Poggiofranco / Corso Alcide De Gasperi

Uffici giudiziari all'Ex Bonomo, l'ipotesi al vaglio del Ministero

Stamattina il Ministero di Giustizia ha ricevuto la relazione tecnica sulla riqualificazione dell'ex ospedale. L'assessore Lacarra dice che "è un'ipotesi" ma bisognerà capire quali sedi far traslocare e dove prendere i 40 milioni di euro necessari alla ristrutturazione

Con l'arrivo della relazione tecnica nelle mani del ministero, prende sempre più piede la possibilità di utilizzare l'ex ospedale Bonomo di Bari come sede per gli uffici giudiziari. La soluzione potrebbe realizzarsi, e anche in tempi brevi (si parla al massimo di un anno e mezzo), ma quello che manca, al momento, sono i fondi da investire nella ristrutturazione.

La questione, però, è abbastanza spinosa. Perchè al problema dei finanziamenti (alle casse del Comune mancherebbero quei 32 milioni di euro, più 8 per gli impianti, necessari a completare i lavori) si aggiungono quello dei posti auto, quali uffici portare nella struttura, e - e qui c'è la nota dolente - l'affaire Pizzarotti, l'impresa edile che ha vinto il bando di realizzazione della 'Cittadella della giustizia' nelle vicinanze dello Stadio San Nicola e del Tondo di Carbonara.

Intanto stamattina, gli uffici romani hanno ricevuto la relazione tecnica sulla riqualificazione dell’ex ospedale. E stando a quanto dice l'assessore comunale ai Lavori Pubblici, Marco Lacarra, pare che non ci debbano essere problemi ma ora "il prossimo passo sarà quello di avviare i colloqui con il ministero della Giustizia per trovare finalmente una collocazione agli organi giudiziari. Il posto c’è in città ma bisogna decidere ancora quali uffici ospitare". E sì, perchè in ballo non ci sono solo gli uffici dello stabile di via Nazariantz, ma anche quelli del tribunale per i minori e del giudice di pace. Insomma, l'ex Bonomo sarebbe in grado di accogliere tutto questo, visti i suoi 70mila metri quadri di cui 33 coperti, e anche di più: potrebbe comprendere anche lo spazio per il tribunale penale.

La collocazione è ideale secondo il delegato del sindaco Emiliano e di tutta l'amministazione ma le domande restano, e non sono poche. Come a  esempio: dove parcheggiare le auto? La struttura tra corso Alcide De Gasperi e via Giulio Petroni ha spazio a sufficienza? A quanto pare no. "Bisognerà ripensarne la mobilità e l’accesso tra le due strade su cui si affaccia", dice ancora Lacarra. E poi, non c'era in ballo l'idea di realizzare un'aula bunker? “Già tempo fa il ministero aveva annunciato l’erogazione di 18 milioni di euro per la costruzione dell’aula bunker, ma il finanziamento fu ritirato. Questo, però, dimostra come c'era la buona volontà da parte dello Stato di risolvere la questione Bari. Ora anche i nostri parlamentari dovrebbero darci una mano in questo senso”. Allora: parcheggio, aula bunker. E Pizzarotti? Eppure la Giunta comunale ha approvato il progetto che costerebbe circa 350 milioni di euro. Che si fa? Per ora resta tutto in standby e si attenderà la risposta del ministero.

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