Bulli in via Sparano: "Hanno ucciso un pulcino sotto gli occhi indifferenti degli adulti"
Hanno strappato dalle mani di una loro compagna un pulcino, forse acquistato poco prima da una delle bancarelle allestite lungo la strada in occasione della festa patronale. Lo hanno afferrato e lo hanno scagliato giù per le scale della chiesa di San Ferdinando, fino a farlo morire. Così, "per scherzo", per "divertimento". Senza che nessuno, almeno tra gli adulti che hanno assistito alla scena, intervenisse per fermarli.
L'episodio, avvenuto ieri sera in via Sparano, è stato segnalato a Baritoday da due lettrici.
"Stasera - racconta Agnese - durante la festa del Santo Patrono in pieno centro a Bari, un gruppo di ragazzini sui 13 anni,ha pensato bene di divertirsi così: il bullo del gruppo ha preso di mira una compagna che aveva tra le mani una povera bestiola, un pulcino preso o avuto durante la festa (già questa usanza barbara di vendere poveri animali durante le feste e le fiere dovrebbe essere abolita in un paese civile!) glielo ha sottratto e sotto gli sguardi divertiti e le risate di altri mostri in erba come lui. Lo ha scaraventato per terra, a quel punto la ragazzina ha implorato il bullo/mostro di renderglielo (piangendo) ma oltre a non renderglielo, il tipo ha preso la bestiola e dopo essere salito sulla scalinata della Chiesa di S.Ferdinando, lo ha lanciato facendolo letteralmente 'schiattare' giù mentre i degni compari 'schiattavano 'dalle risate".
La scena, prosegue il racconto, è avvenuta sotto gli occhi di numerose persone, ma nessuno è intervenuto per bloccare quei ragazzi. Nessuno tra gli adulti. E' stato invece un altro ragazzino a cercare di fare qualcosa. Il seguito dell'episodio lo racconta un'altra lettrice, in un'altra segnalazione.
"Intorno alle 19, in pieno centro, all'altezza della parrocchia di S.Ferdinando in via Sparano, - racconta Alessandra - ho assistito a quello che apparentemente era uno dei soliti litigi fra ragazzini. Al termine di questa scena, due si sono allontanati dalla chiesa verso la mia direzione, perciò ho approfittato per chiedere se qualcuno si fosse fatto male. A quel punto, quello che fra i due si era "scagliato" con più forza contro il gruppo, mi ha raccontato, indignato, quello che era successo prima della zuffa, poiché da lontano non mi era stato possibile capire bene. Una ragazzina era in possesso di un pulcino ed uno del suo gruppo glielo aveva 'scherzosamente' sottratto per poi invece sballottarlo violentemente e lasciarlo cadere a terra, tramortito".
"Il ragazzino - prosegue Alessandra - mi ha detto di essersi accorto, anche relativamente da lontano, di ciò che stava accadendo poiché molte persone si erano voltate a guardare la scena e si è immediatamente avvicinato a questi sconosciuti, vedendo le condizioni dell'animale, per bloccare il deficiente. Questi gli ha risposto con insulti e manate, e approfittando dell'allontanamento del ragazzo, si cimentava nello scagliare a terra la povera bestia, uccidendola, per puro divertimento, (ripeto) in pieno centro, e sotto gli occhi di adulti, lì vicino, che non hanno avuto il fegato o il tempo (forse erano troppo impegnati a mangiare zucchero filato o a scegliere palloncini) di intervenire per bloccare questa schifezza (fra le altre cose, anche se di soggettiva rilevanza, avvenuta sulle scale di una chiesa)".
"Il ragazzino (perchè saranno al massimo 15enni quelli di cui sto parlando) è tornato all'attacco in difesa dell'animale, ormai morto, mentre intorno alla scena c'erano i membri del gruppetto che ridevano, e cosa ancora più assurda come ha detto il ragazzo ''uomini di quarant'anni che si dileguavano pur di non arragarsi con dei cozzali ignoranti, ma a me non interessa, hanno ucciso un cucciolo tanto per divertirsi, non esiste crudeltà peggiore''. Io ed altre persone che si sono fermate ad ascoltare il racconto, ci siamo complimentate con i due ragazzi per aver coraggiosamente almeno tentato di fare quello che altri avrebbero potuto bloccare in principio, anche chiamando le forze dell'ordine che ieri erano presenti ovunque. In conclusione, vi ho scritto perché, sicuramente è troppo tardi per rimediare all'atto di 'crudeltà gratuita' che si è consumato sotto gli occhi di tutti, e sarebbe un eufemismo parlare di sensi di colpa derivanti dalla lettura di un vostro articolo nel cerebroleso responsabile, ma chi ieri anche per un secondo ha pensato di intervenire e non lo ha fatto, e ogni giorno magari legge BariToday scandalizzandosi o lamentandosi di qualche problema qua e là nella nostra città, leggerà della sua mancanza di Palle e di come questa, almeno indirettamente, non è rimasta impunita".