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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Murat / Via Sparano da Bari

Nuova Via Sparano, sì o no? Appello per i lavori: "Sarà più bella"

Prendono posizione anche i favorevoli al progetto esecutivo bandito dal Comune, con una petizione pubblicata su Facebook. Neglia, presidente dell'associazione 'Murattiano': "Strada in condizioni indecenti"

"Abbiamo chiesto insieme ai commercianti che tutte le fasi dei lavori vengano controllati, svolgendoli isolato per isolato e rispettandone i tempo. E' un investimento per il futuro": sul restyling di via Sparano, contestato sui social e da molti baresi, ci sono anche voci a favore. E' il caso dell'associazione 'Murattiano', da anni impegnata nella valorizzazione dell'area centrale del capoluogo. Su Facebook, nelle scorse ore, è stata aperta una pagina su cui è visibile un appello firmato da numerosi esponenti culturali ed economici della città, dai presidenti della CdC e della Confesercenti, Ambrosi e Campobasso, fino a docenti universitari, professionisti, comunicatori e sociologi, per supportare il sindaco e la Giunta nel proseguire con il progetto, ormai in gara nella versione esecutiva, firmato dall'architetto romano Guendalina Salimei: "Ogni cambiamento - spiega Franco neglia, presidente dell'associazione  è resistenza ma è importante agire al più presto. Attualmente le condizioni in cui versa la strada sono indecenti e indegne. Tutti lo chiamano il salotto della città ma adesso è una specie di cantina sporca, per non parlare di quando piove. I vasconi porta-palme, già contestati dagli stessi commercianti quando vennero montati, nel 1992, ono ridotti a porta rifiuti. I pali della luce sembrano quelli della tangenziale. E' davvero un delitto lasciare via Sparano così".

Dunque, sì a un progetto definito da molti 'cimiteriale' e grigio?: "Non è vero che sarà così - prosegue Neglia - perché sono previste alberature e sedute ai lati, preservando allo stesso tempo il discorso del 'cannocchiale' murattiano, permettendo di ammirare la città vecchia già dalla stazione. A Roma via Condotti non ha alberi, eppure piace. Stessa cosa si potrebbe dire anche per via Argiro, diventata strada frequentatissima nonostante un recupero limitato. Noi vorremmo, piuttosto, che via Sparano diventi una strada della memoria per la città. Il nostro sogno, ad esempio, sarebbe quello di collocare lì i talamoni (le statue attualmente custodite nell'atrio di palazzo di città, ndr) del vecchio palazzo della Gazzetta di piazza Moro, gioiello abbattuto nel lontano 1982 senza che nessuno protestasse".

Sulle polemiche riguardanti il danaro da spendere (circa 4 milioni di euro) sottratto eventualmente ad altri quartieri, Neglia è netto: "Non si tratta di soldi tolti alle periferie, anche perché via Sparano è davvero il biglietto da visita dell'inbtera città e di una regione. La somma, inoltre, doveva essere impegnata in gara entro il 2016, dopo essere riusciti a conservarla dal 2007 a bilancio comunale, anno dopo anno. Davvero non comprendo le ragioni della protesta, anche perché se ne parla da tantissimo tempo. Il progetto porterà vantaggi alla città in termini di turismo e fruizione da parte di tutti i cittadini". Sperando, ovviamente, che il 2018 sia il termine ultimo dei futuri cantieri.

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