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Cronaca Murat / Via Sparano da Bari

Via Sparano, voci dal cantiere: "Vuota come via Manzoni", "Senza palme? Sì, al cambiamento"

Tanti contrari e qualcuno favorevole alla riqualificazione della strada più famosa della città: tra le critiche principali la mancanza (per ora) di posti a sedere e il poco verde. Qualcuno però commenta positivamente? "Senza piante l'occhio 'respira'"

Una donna attraversa piazza Umberto e giunge in via Sparano: "Guarda, non ci sono più le palme" afferma con stupore attirando l'attenzione della sua compagnia. Chissà quanti avranno pronunciato e ripetuto questa frase durante i primi giorni del pre-cantiere della riqualificazione che, in circa 400 giorni, cambierà radicalmente la strada 'struscio' per eccellenza di Bari. La prima fase, probabilmente, è quella più traumatica per chi, tra cittadini, residenti, turisti e commercianti, era abituato a sedersi sulle panchine ricavate dai vasconi contenenti le piante, divenute il simbolo di chi si oppone a questo tipo restyling. 

Tra pochi giorni le palme saranno tutte trapiantate altrove (parco 2 Giugno, giardini Isabella d'Aragona, corso Vittorio Emanuele), diventando così un nostalgico ricordo. In tanti non accettano ancora l'eventualità di una strada sgombra dai quadrati di cemento così familiari per i passanti: "Non sapevo dove aspettare un'amica - racconta una ragazza -, non essendoci più un posto a sedere. E' una situazione scomoda e strana. Il progetto? Sembra il memoriale dell'Olocausto di Berlino" aggiunge bocciando causticamente il restauro. Per alcuni, invece, il timore è che il progetto snaturi completamente la strada, azzardando anche previsioni catastrofiche: "Diventerà come via Manzoni - afferma un'anziana - vuota e senza negozi. Dove potremmo sederci? Il sindaco ha decisamente sbagliato, non serviva cambiare".

Riqualificazione Via Sparano: i rendering del progetto

Un altro pensionato la pensa alla stessa maniera: "E' uno schifo. Non hanno pensato minimamente a chi vive la strada ogni giorno". Concorde, un'altra passante: "Togliere le palme è come eliminare un simbolo della città. Non è solo una questione di verde". Da una parte la maggioranza di voci contrarie, dall'altra qualcuno fuori dal coro: "Senza le palme l'occhio 'respira' - afferma una giovane insegnante -  e in un certo senso ci voleva, anche per cambiare un po'. Spero che il risultato finale sia armonioso, senza dimenticare, ovviamente un tocco di colore". Non resta che aspettare i lavori. L'Aqp è già in azione nei pressi di un noto fast food per completare i sottoservizi. Isolato per isolato sarà ultimato il puzzle: da piazza Moro, a Largo Chiurlia ci sarà un unico prospetto, totalmente rinnovato. L'auspicio, per tutti, è ovviamente di non vedere ritardi nell'esecuzione: "A breve partirò per gli Stati Uniti - afferma una giovane sposina -  e mi auguro, quando tornerò a Bari, l'anno prossimo, di poter passeggiare per una via Sparano nuova e bella". Sarà così?

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