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Cronaca Japigia / Viale Imperatore Traiano

Via Traiano, in arrivo nuovo cavalcavia pedonale. Galasso: "A fine anno l’avvio del cantiere"

L'assessore ai Lavori Pubblici: "Si procederà con la demolizione del vecchio sovrappasso e poi costruiremo una nuova struttura, ma per il completamento delle procedure occorrerà tempo". Durata dei lavori: "Da quattro a sei mesi"

Tempi lunghi per la costruzione del nuovo sovrappasso di viale Imperatore Traiano. Lo scorso novembre il I Municipio comunicò di aver messo disposizione 335mila euro per la ristrutturazione del cavalcavia pedonale che collega viale Imperatore Traiano con via Messapia: una struttura essenziale per centinaia di famiglie che grazie al ponte hanno la possibilità di trasferirsi ogni giorno dal quartiere Madonnella al rione Japigia, accedendo ad una serie di servizi essenziali come asili, scuole, negozi e mercato rionale. 

Stando a quanto riferisce l’assessore ai Lavori Pubblici,  Giuseppe Galasso, i lavori non partiranno a breve. “Il nostro obiettivo è quello di avviare il cantiere prima della fine dell’anno”. “Siamo al progetto definitivo, manca quello esecutivo e soprattutto servono le autorizzazioni delle Ferrovie dello Stato senza le quali non possiamo procedere con la gara di aggiudicazione”, spiega Galasso. L’assessore chiarisce che non sarà una operazione di semplice restauro ma di costruzione ex novo dell’intera struttura. “Abbiamo preso atto che fare un intervento di ripristino sarebbe costato molto di più di demolire la struttura esistente  e subito dopo costruirne una adeguata ai tempi”, commenta Galasso. L’idea è quindi quella di cominciare a fine anno, con una durata dei lavori stimata “da quattro a sei mesi”. Una idea diversa dal suo ex collega, Marco Lacarra, che dichiarò anche a BariToday di voler evitare una nuova costruzione essendo programmata l’eliminazione dei binari dopo il 2020.

Intanto da oltre due anni una parte del marciapiede di viale Traiano è stata recintata a seguito del crollo di alcuni calcinacci che portarono l’amministrazione ad eseguire una spicconatura d’emergenza, con tanto di consolidamento provvisorio delle rampe pedonali. Nel dicembre del 2013 il ponte fu interdetto alla circolazione pedonale. I vigili urbani intervennero posizionando le transenne, che dopo pochi giorni furono spostate dai diversi residenti della zona. Seguirono alcuni momenti di tensione con i cittadini che attraversavano il cavalcavia pur di andare a fare la spesa o accompagnare i propri figli a scuola. Qualche giorno dopo intervenne Rete ferrovie italiane (Rfi) che a sue spese lavorò  per mettere in sicurezza l’estradosso, ossia la parte orizzontale del ponte che presentava (e presenta, ndr) diversi ammaloramenti. La staticità della cavalcavia fu valutata dai tecnici e non ci furono dubbi nel riaprirlo alla circolazione pedonale. Una cosa è certa: sui tempi non ci dovranno essere rallentamenti simili a quelli registrati per i restyling di alcune piazze, tra cui quella di Madonnella. Interdire a lungo la connessione tra due quartieri potrebbe davvero isolare centinaia di persone che non possono permettersi, per diversi motivi, di raggiungere servizi essenziali.  Intelligenti pauca.

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