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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Palese - Macchie

Villini sui resti neolitici di Palese, l'ultima protesta contro le ruspe: "Pronti alla class action"

Questo pomeriggio cittadini e attivisti scenderanno in piazza per dire no alla realizzazione del complesso, i cui lavori dovrebbero cominciare tra pochi giorni. Lombardi: "Svanirà fonte di ricchezza per il territorio"

In piazza contro la costruzione di un villette su un "enorme" insediamento di epoca Neolitica, "potenziale ricchezza" per il territorio: si svolgerà oggi pomeriggio la protesta di cittadini e attivisti per la realizzazione di un complesso edilizio sul lungomare Tenente Noviello di Palese, la cui cantierizzazione è in procinto di essere avviata, dopo l'affissione del cartello che identifica i lavori. La vicenda risale già ad alcuni anni fa ma ha subito un'accelerazione nelle ultime settimane: nel 2015 venne rilasciato dalla Soprintendenza il nulla osta per la realizzazione dell'opera, scatenando una prima ondata di proteste con la raccolta di centinaia di firme ed un esposto in Procura.

Un ettaro di storia

Secondo i promotori, la costruzione dei villini cancellerà migliaia di anni di storia rappresentata dai resti di un villaggio neolitico risalente a circa 8mila anni fa, esteso, secondo alcune stime, per circa 1 ettaro, tra via VIttorio Veneto e via Titolo, in direzione Bitonto: "Qui erano approdate le popolazioni dell'antica Illiria - spiega Eugenio Lombardi, architetto e presidente dell'associazione Ecomuseo Urbano del Norddarese - avevano portato con sé la capacità di plasmare il territorio organizzando la coltivazione dell'ulivo e utilizzando la pietra per gli antenati dei nostri muretti a secco. Proprio qui davanti, sul mare, il tempio dedicato alla dea Era aveva segnato l'importanza di un insediamento che, come ebbe a dirci l'anziano archeologo Quirico Punzi, avrebbe potuto rappresentare per noi 'la Pompei del Neolitico' ".

"Idea class action"

Oggi, la protesta, forse l'ultima carta da giocare prima che le ruspe comincino il loro lavoro: "Se saremo molti - aggiunge Lombardi - potrebbe essere un segnale. Riteniamo che si possa fare un esposto al Tar con una richiesta di sospensiva. E' una delle opzioni ma sentiremo le altre voci: si potrebbe agire attraverso una class action. Sono molti i punti da analizzare: ritengo si tratti di un errore epocale poiché scompariranno quasi 9mila anni di storia del territorio".

La vicenda: "Danni irreparabili per i resti neolitici"

"Svanirà - aggiunge -  una straordinaria potenziale ricchezza, per la cui valorizzazione avevo anche prodotto un impegnativo fascicolo per un 'arcipelago archeologico metropolitano", mettendo in rete le tante aree neolitiche presenti nel nostro territorio e facendo della masseria settecentesca che verrà invece abbattuta un museo metropolitano della civiltà Neolitica.  I reperti rarissimi scoperti nelle tombe emerse dagli scavi che anticiparono l'edificazione sono stati portati via, non sappiamo dove e nelle mani di chi; saranno nei cantinati di qualche deposito e forse fra cinquant'anni, quando forse neanche quei villini che stanno per essere costruiti ci saranno più, verranno messi in mostra da qualche parte".

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