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Economia Altamura

Caro carburante, la protesta degli autotrasportatori arriva nel Barese: "Pronti a invadere l'autostrada"

Dopo i blocchi nel Foggiano e nella Bat, un centinaio di mezzi si sono radunati lungo la Statale 96 ad Altamura: "Siamo in attesa di sviluppi dall'incontro col sottosegretario Bellanova e che Coldiretti si aggreghi"

Avanza la protesta degli autotrasportatori in Puglia. Il movimento nato al di là delle sigle sindacali di categoria partito dalla provincia di Foggia da lunedì 21 febbraio è arrivato anche nel Barese, con un centinaio di camion fermi lungo la Statale 96 all’ingresso di Altamura. Non è un vero e proprio blocco, ma uno schieramento di mezzi che punta a rallentare il traffico, fermare Tir che non trasportano beni di prima necessità per coinvolgere altri autotrasportatori nella manifestazione, che vede camion fermi anche nelle stazioni di servizio. È proprio il prezzo del carburante arrivato a sfondare in alcuni casi 1 euro e 80 centesimi per litro di gasolio ad aver fatto esplodere l’ira di piccoli padroncini proprietari degli stessi mezzi per i quali prestano servizi ad aziende dei vari settori, dall’agronomia alla logistica.

“Nel pomeriggio – spiega Domenico Ragone, referente per Altamura del movimento spontaneo che per ora si è dato il nome di Italia unita – incontreremo i rappresentanti di Coldiretti del territorio perché si aggreghino alla nostra iniziativa. Rappresentanti della sigla sindacale Unatrans dovrebbero avere invece un incontro col sottosegretario Teresa Bellanova. Vediamo che accordo verrà fuori. Se non sarà soddisfacente proseguiremo con la nostra protesta con l’intenzione di andare a Roma lunedì 28, davanti al Parlamento, assieme ai sindaci che hanno solidarizzato con la nostra iniziativa”.

Sono nel frattempo stati segnalati blocchi anche nel Metapontino e nel Brindisino, oltre che in Sicilia, Molise e Marche. Da Foggia, il referente Michele Perrotti, spiega come il prossimo passo sarà quello di creare file lumaca anche in autostrada. “La protesta e i punti sui quali vogliamo risposte – spiegano Perrotti e Filippo Farella, autotrasportatore di Altamura – non riguardano solo il caro carburante, ma anche la tariffazione delle autostrade, la pressione fiscale, i costi di esercizio elevati, quello del rifornimento dei ricambi, dai pneumatici ai freni. Così non ce la facciamo più, non ci stiamo più dentro. Chiediamo oltretutto che il nostro lavoro sia classificato tra quelli usuranti, come è giusto che sia”.La protesta si è allargata così a macchia d’olio da San Severo e Cerignola, fino ad Andria, Canosa, Corato, Ruvo e Gravina. “Se sarà necessario – spiegano ancora gli autotrasportatori – sosteremo la nostra protesta anche sull’A14, da Cerignola in su, mentre registriamo sempre più adesioni al nostro movimento”.

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