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Economia Gioia del Colle

Ansaldo, raggiunta intesa per il salvataggio: "Due anni per avviare nuove produzioni"

L'accordo siglato ieri al Ministero dello Sviluppo economico: due anni di cassa integrazione straordinaria per i 197 operai, per consentire all'azienda di effettuare investimenti e installare nuovi macchinari. L'assessore al Lavoro Caroli: "Assicurata la continuità delle produzioni"

Lo stabilimento Ansaldo di Gioia del Colle non chiuderà, ma verrà riorganizzato e 'riconvertito' per avviare nuove produzioni. E'quanto prevede l'intesa raggiunta ieri al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico tra azienda, sindacati e rappresentanti di Regione e governo.

NUOVI INVESTIMENTI - In sostanza l'accordo verte un bienno di 'transizione', durante il quale l'azienda dovrà effettuare investimenti per l'avvio di nuove linee di produzione e l'industrializzazione di progetti di ricerca cofinanziati dalla Regione Puglia e realizzati, sempre nello stabilimento di Gioia, dalla Itea, altra azienda del gruppo Sofinter.

DUE ANNI DI CASSA INTEGRAZIONE - Nei due anni necessari alla riconversione dello stabilimento, per i 197 dipendenti scatterà la cassa integrazione straordinaria. Saranno avviati inoltre, sempre con il supporto della Regione, dei processi di riqualificazione professionale dei lavoratori.

CAROLI: "RISULTATO IMPORTANTE" - Ad illustrare i termini dell'accordo è oggi in una nota l'assessore regionale al Lavoro Leo Caroli. "Si tratta di un risultato molto importante - commenta Caroli - che assicura la continuità delle produzioni attraverso la diversificazione delle stesse, salvaguarda l’occupazione e garantisce il reddito ai 197 lavoratori diretti ed indiretti". "In queste ore - ha aggiunto ancora l'assessore - rappresentanti dell’A.C. Boiler SpA di Gioia e la tecnostruttura dell’assessorato, stanno già approfondendo il piano formativo che accompagnerà, col cofinanziamento della Regione, il processo di riqualificazione “on the job” del personale".

MOBILITA' INCENTIVATA - Nei prossimi giorni, spiega ancora Caroli, sindacati ed azienda torneranno ad incontrarsi per definire gli aspetti relativi a prepensionamenti e incentivi per la mobilità volontaria. Secondo gli ultimi numeri forniti dai sindacati, sarebbero circa 21 i lavoratori già in possesso dei requisiti per anticipare la pensione, a cui si aggiungerebbero coloro eventualmente interessati all'esodo incentivato.

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