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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Gioia del Colle

Vertenza Ansaldo, primo vertice a Roma. Ma la protesta dei lavoratori non si ferma

Primo incontro al Mise per avviare una trattativa che salvi i 197 posti di lavoro. Intanto gli operai restano in presidio permanente davanti ai cancelli, mentre sabato prossimo scenderanno in piazza a Gioia per manifestare contro la chiusura dello stabilimento

Sindacati, istituzioni locali e vertici aziendali a confronto al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico, per discutere del futuro  dei 197 lavoratori dello stabilimento Ansaldo di Gioia del Colle. A due settimane dall'annuncio della Sofinter, che ha comunicato la ferma volontà di chiudere la fabbrica ad aprile, si cerca di far partire la trattativa.

Insieme ai sindacati, e ai lavoratori che numerosi hanno manifestato davanti alla sede del Ministero, all'incontro con il viceministro De Vincenti hanno preso parte anche l'assessore regionale al lavoro Leo Caroli, il sindaco della Città metropolitana di Bari Antonio Decaro, e il primo cittadino di Gioia del Colle, Sergio Povia. Ferma la richiesta, da parte di sindacati e istituzioni, di revocare la procedura di chiusura, con l'invito di elaborare invece un piano di rilancio per lo stabilimento di Gioia.

Dal canto suo, l'azienda ha ribadito il problema degli elevati costi di produzione, che sarebbe la ragione principale della chiusura. "Il problema che abbiamo evidenziato noi invece è un altro - spiega Francesco Angelillo, Rsu - E' una contraddizione parlare di costi elevati, quando l'azienda non ha mai investito in innovazione tecnologica, proprio nell'ottica di una riduzione dei costi, nonostante ci fossero stati degli impegni in tal senso presi in precedenza".

Per il momento, i rappresentanti aziendali hanno "preso atto" delle richieste avanzate da sindacati e istituzioni, che dovranno ora essere riportate al Cda di Sofinter, e si sono comunque impegnati a partecipare al prossimo tavolo di confronto, fissato per il 16 febbraio.

Intanto, la mobilitazione dei lavoratori non si ferma. Il presidio permanente davanti ai cancelli dello stabilimento va avanti, mentre sabato prossimo, 7 febbraio, a partire dalle 10, gli operai scenderanno in piazza per una manifestazione contro la chiusura dello stabilimento, che coinvolgerà cittadini e studenti di Gioia del Colle.

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