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Aperture no stop, i commercianti: "Faremo accordo per decidere i giorni"

I commercianti baresi propongono la strada dell'autoregolamentazione in risposta alla liberalizzazione dell'apertura degli orari dei negozi decisa dal governo. Stamattina l'incontro delle associazioni di categoria

Un accordo fra tutti i commercianti cittadini per continuare a stabilire di comune intesa le domeniche di apertura dei negozi. Una sorta di "patto" tra gli esercenti attraverso il quale portare avanti quella calendarizzazione delle aperture domenicali in cui il Comune non potrà più intervenire. Perché, a partire dal 1° gennaio 2012, è entrato in vigore il decreto del governo che liberalizza gli orari di apertura degli esercizi commerciali.

"Un regalo alla grande distribuzione, che comunque non servirà a risollevare i consumi", ribadiscono i commercianti. Ma ormai la liberalizzazione è legge e occorre andare oltre le polemiche e cercare di individuare strategie concrete per rispondere alla concorrenza di ipermercati e centri commerciali. Così in mattinata rappresentanti delle associazioni di categoria e sindacati si sono incontrati presso la sede dell'Assessorato al Commercio per una riunione convocata dall'assessore Franco Albore. Che in apertura dell'incontro ha ribadito un punto fondamentale: con l'entrata in vigore del decreto l'amministrazione comunale ha le mani legate, non ha più potere di intervento sulla calendarizzazione delle aperture straordinarie. Così come non ne ha la Regione, che dopo aver inzialmente annunciato di voler ricorrere alla Corte Costituzionale, ha assunto una posizione "attendista", scegliendo di aspettare di vedere che fine faranno i ricorsi già presentati da Veneto e Toscana.

Così ai piccoli commercianti non resta che una possibilità: fare fronte comune e tentare un "accordo interno" per continuare a stabilire in quali giorni festivi e con quali orari tenere aperti i negozi anche in città. Una soluzione promossa e sostenuta dalla maggior parte delle associazioni di categoria e sindacati presenti all'incontro (Terziario Confartigianato, Unimpresa, Confesercenti,  Confcommercio, Filcams Cgil, Uiltucs-Uil), che potrebbe includere anche l'eventuale individuazione delle aree interessate dalle aperture straordinarie (ovvero quelle a maggiore concentrazione commerciale, come il murattiano).

Trovata l'intesa di massima sulla strategia di seguire, resta ora da vedere come questa verrà tradotta in azione. Nel concreto si dovrebbe giungere ad un accordo con una serie di date per le aperture domenicali, da sottoporre poi a tutti gli esercenti della città per raccogliere la loro adesione. Il prossimo passo, quindi, dovrebbe essere la convocazione di un tavolo per cominciare a lavorare sulla proposta. Ma per il momento i tempi per giungere all'accordo restano ancora indefiniti.
 

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