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Economia Castellana Grotte

Castellana, è bagarre dopo l'introduzione della tassa di soggiorno. Gli albergatori: "Non siamo stati ascoltati"

L'imposta di scopo è stata approvata dal Consiglio comunale a inizio febbraio, dopo l'incontro con Confcommercio e Confesercenti. De Carlo (Assohotel): "Il sindaco ha promesso di incontrarci dopo le elezioni"

Gli albergatori di Castellana Grotte sono sul piede di guerra. Il motivo? La tassa di soggiorno introdotta a inizio febbraio dal Consiglio comunale del città in provincia di Bari, che sarà attiva a partire dal primo marzo. Chiunque soggiornerà nella 'città delle grotte' dovrà pagare 1.50 euro, 2 in caso di strutture a quattro stelle. E a bloccare le critiche della Confesercenti non è bastato il primo incontro in Comune con il sindaco e Confcommercio.

Le critiche alla tassa di soggiorno

In primis la cifra, giudicata troppo alta dagli albergatori. "Non è possibile che ad Alberobello, una delle città nel Barese con maggiore flusso turistico - spiega Francesco De Carlo, presidente provinciale di Assohotel -, la tassa sia di 80 centesimi, quasi la metà di Alberobello". La seconda criticità presentata è relativa alle modalità con cui è stato approvato il provvedimento. "Una tassa di scopo - prosegue De Carlo - deve essere approvata dopo aver ascoltato tutte le categorie rappresentate. Se Confcommercio Bari ha espresso parere positivo, noi avevamo espresso delle perplessità all'amministrazione, spiegano che volevamo discuterne in seduta comune con tutti i commercianti nel settore. Incontro promesso e mai avvenuto". 

Altro punto dolente è la destinazione dei fondi. "Avevamo chiesto che fosse aperto un conto dedicato in cui depositare le somme raccolte con la tassa e che fosse creata una Commissione incaricata di vigilare sul corretto utilizzo dei fondi. Anche qui è tutto caduto nel vuoto, come possiamo essere sicuri che i fondi saranno effettivamente reinvestiti nel turismo?".

La protesta

Da qui la scelta di protestare, attraverso un sit-in organizzato in piazza Nicola Costa da 70 operatori commerciali del turismo, titolari di bed and breakfast e alberghi nel territorio di Castellana Grotte. Al seguito della manifestazione il sindaco avrebbe mostrato disponibilità a un secondo incontro al presidente provinciale dimissionario di Confesercenti, Giampiero Galano, dopo il periodo elettorale.  

Tra le proposte che saranno riportate in aula al primo cittadino De Ruvo, c'è lo slittamento di un mese per l'avvio della tassa di soggiorno e la sua diminuzione all'importo di un euro. Rimane viva anche l'opzione eliminazione, con un 'trucchetto' per recuperare il denaro perso. "Basterebbe far pagare il biglietto delle Grotte 18 euro, come avviene per le Grotte di Frasassi e Postumia - spiega De Carlo - Recupereremmo così una cifra doppia rispetto a quella introdotta dalla tassa di soggiorno e andremo a far pagare anche il turista 'di passaggio', che utilizza i servizi della città senza poi effettivamente ripagarli".  

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