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Economia

Aumenti sui prodotti alimentari, in autunno le famiglie pugliesi spenderanno 900 milioni di euro in più

L'analisi Coldiretti: "La crescita dell'inflazione causerà, per ogni nucleo familiare, un aumento di 564 euro sui prodotti per la tavola". In salita l'indice di povertà in Puglia, cresciuto del 9% nell'ultimo anno: 440mila famiglie sono a 'rischio alimentare'

La crescita dell’inflazione costerà alle famiglie pugliesi oltre 900 milioni di euro in più solo per la tavola nel 2022, con un aumento di spesa di 564 euro a famiglia. È quanto emerge dalle analisi di Coldiretti Puglia sull’autunno caldo a tavola, realizzate in occasione del 'Meeting di Rimini per l'amicizia fra i popoli'.

Secondo Coldiretti, la salita vertiginosa dei costi sui prodotti alimentari è causata dal mix esplosivo dell’aumento dei costi energetici legato alla guerra in Ucraina e del taglio dei raccolti per la siccità. Gli ultimi dati Istat, inoltre, segnalano un preoccupante aumento dell'indice di povertà in Puglia, passato in un anno dal 18,1% al 27,5%, anche a causa di fenomeni inflazionistici e speculativi che hanno inciso sui rincari delle bollette energetiche.

Con gli aumenti d’autunno sono a rischio alimentare oltre 440mila famiglie che in Puglia sono costrette a chiedere aiuto per mangiare e rappresentano la punta dell’iceberg delle difficoltà in cui rischia di trovarsi un numero crescente di cittadini, a causa dell’inflazione spinta dal carrello della spesa per i costi energetici e alimentari.

"Un numero crescente di persone, con la crisi, è stato costretto a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente – sottolinea la Coldiretti regionale – ai pacchi alimentari che hanno aiutato tra gli altri bambini , anziani, senza fissa dimora e disabili. Fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche".

L’esplosione del costo dell’energia ha avuto un impatto devastante sulla filiera alimentare italiana, dal campo alla tavola, in un momento in cui la siccità ha devastato i raccolti con perdite stimate a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nelle campagne. Il 13% delle aziende agricole è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività. 

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