rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Aziende pronte a riconvertirsi per produrre mascherine, al Politecnico di Bari già 165 richieste: team di docenti e ricercatori supporta le imprese

Le domande arrivate da tutte la Puglia ma anche da Basilicata e Campania: un gruppo di lavoro costituito dall'ateneo barese per supportare gli imprenditori pronti ad impegnarsi nella produzione di Dpi

165 richieste in soli dieci giorni, arrivate da tutte le province della Puglia ma anche da altre regioni, come Basilicata e Campania: sono le aziende pronte a riconvertirsi nella produzione di mascherine e altri dispositivi di protezione personale per affrontare e contenere l'emergenza Covid-19, che si sono per questo rivolte al Politecnico di Bari.

Il team del Politecnico e i primi campioni in fase di realizzazione

L'ateneo barese, infatti, ha costituito un gruppo di lavoro che fornisce indicazioni utili alle aziende interessate alla riconversione. Massiccia, come dimostrano i numeri, la risposta finora registrata: per la maggior parte si tratta di piccoli produttori dei settori tessile, confezionamento, lavorazione di materiale plastico. Il gruppo di lavoro, chiamato RIAPRO (Riconversione Aziendale per la Produzione di DPI) è formato da docenti, ricercatori e imprenditori e lavora in collaborazione con la Regione Puglia e con tutte le autorità competenti. I primi campioni sono già in fase di realizzazione. Allo stato attuale, il Politecnico di Bari ha messo a punto una specifica tecnica per la produzione di mascherine filtranti destinate alla popolazione, concordata con la Protezione Civile e alla quale le aziende interessate possono attenersi (https://www.poliba.it/it/ateneo/riapro-riconversione-aziendale-la-produzione-di-dpi).

Cupertino: «Nostre competenze a disposizione nell'emergenza»

«Stiamo facendo una ricognizione delle capacità produttive di queste aziende - spiega il rettore del Politecnico, Francesco Cupertino - per poter arrivare rapidamente ad un prodotto sicuro e di qualità». «In questo momento difficile, abbiamo messo le nostre competenze a disposizione della Regione e del Paese – dice il rettore Cupertino – per dare un contributo alla gestione dell’emergenza. Stiamo gestendo una quantità enorme di richieste – aggiunge il rettore – nonostante le difficoltà del momento, mentre siamo contemporaneamente impegnati a garantire in modalità telematica lezioni, sedute di laurea, segreterie studenti e ogni altra attività didattica, di ricerca e di rapporti con il territorio, con un grande sforzo del nostro personale». 

La cabina di regia nazionale

Per consentire un rapido scambio di informazioni e buone prassi, è stata anche costituita una cabina di regia a livello nazionale, della quale fanno parte i rettori di numerose università, da Nord a Sud. In Puglia, come in altre regioni, c’è una forte esigenza di riconfigurazione di imprese per la produzione di sistemi di protezione, mascherine e anche tute, camici, visiere e gambali. Il Consiglio dei Ministri ha introdotto norme che semplificano la certificazione dei dispositivi, soprattutto per le mascherine filtranti destinate alla popolazione ma, per i dispositivi destinati al personale sanitario, è necessaria una autorizzazione a produrre da parte di ISS (Istituto superiore di sanità). Il bando ministeriale dei dicasteri per lo Sviluppo economico, dell’Università e Ricerca e dell’Innovazione stimola il ruolo delle Università come laboratori per la certificazione della conformità tecnica e a livello locale il Politecnico di Bari sta lavorando a stretto contatto con l’Università di Bari, per tutti gli aspetti chimico-biologici e medici. Intanto, la cabina di regia nazionale sta cercando di definire una linea comune alle università per la certificazione. 

(foto Today.it)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aziende pronte a riconvertirsi per produrre mascherine, al Politecnico di Bari già 165 richieste: team di docenti e ricercatori supporta le imprese

BariToday è in caricamento