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Economia

Crac Popolare di Bari, Regione "al fianco dei risparmiatori traditi". La richiesta di Unione Consumatori: "Commissione di inchiesta sulla mancata vigilanza"

L'assessore allo Sviluppo economico Borraccino: "A gennaio pronti a individuare risorse da mettere in campo". L'Unione Consumatori intanto chiede l'attivazione di una commissione regionale "per far luce su quanto accaduto in questi anni" nell'istituto di credito

Una "Commissione consiliare di inchiesta per fare luce su quanto è accaduto in questi anni alla Popolare di Bari sulla mancata vigilanza e per accertare eventuali responsabilità", è la richiesta formulata alla Regione dall'Unione Nazionale Consumatori. Nella giornata di giovedì, il referente pugliese dell'associazione, Antonio Calvani, con una delegazione ha incontrato, nel Consiglio regionale della Puglia, l'assessore allo Sviluppo Economico, con delega ai consumatori, Mino Borraccino. "Inoltre, abbiamo chiesto di attivare tutti gli strumenti che la Regione, nei limiti delle sue competenze, può mettere in campo - spiega Calvani, le cui dichiarazioni sono riportate dall'AdnKronos - per supportare concretamente, in un momento di particolare criticità, le vittime del risparmio tradito".

Un impegno che è stato assicurato dall'assessore Borraccino, che in una nota conferma: "In linea con quanto già dichiarato dal Presidente Michele Emiliano, ho assicurato l'impegno del Governo regionale al fianco dei risparmiatori che attraversano un momento che non esito a definire drammatico, con il rischio concreto di perdere tutto". Migliaia sono le persone e le famiglie coinvolte nella grave crisi che ha portato al commissariamento dello storico istituto di credito - e come sottolineano le associazioni dei consumatori - azionisti e soci rischiano, di perdere i risparmi accumulati in una vita di sacrifici e di lavoro.

Borraccino ha ricordato durante l'incontro di essersi già occupato di questa materia "avendo depositato, come semplice consigliere regionale, nel settembre del 2017, e cioè quando già si annunciavano le prime avvisaglie della crisi che avrebbe riguardato la Banca Popolare di Bari, una mozione in Consiglio regionale con la quale proponevo di mettere in campo alcune misure in favore dei risparmiatori 'traditi'. Nel dicembre del 2017, poi - sottolinea - proposi un apposito emendamento alla legge di bilancio che, però, fui costretto a ritirare per mancanza di capienza finanziaria". Oggi "ho assunto l'impegno, già in vista della 'legge omnibus' che sarà portata in Aula nel mese di gennaio per la sua approvazione - spiega - di individuare le risorse necessarie da mettere in campo per dimostrare concretamente aiuto e supporto ai consumatori e alle cosiddette 'vittime del risparmio tradito', nelle forme e con le modalità che si riveleranno necessarie. Ho assicurato, infine, di seguire costantemente la vicenda anche attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni consumeristiche che svolgono un egregio lavoro di rappresentanza degli interessi dei soggetti più deboli di questa vicenda, e cioè i piccoli risparmiatori e i piccoli azionisti. Il Governo regionale dimostrerà, concretamente, di stare dalla loro parte".

Gualtieri: "Giusti risarcire chi è stato truffato"

Intanto ieri il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, ospite della trasmissione televisiva 'Piazza Pulita', è tornato a parlare del crac della Banca popolare di Bari: "Dove ci sono state delle truffe è giusto che ci siano risarcimenti", ha detto Gualtieri, affermando anche che "Se ci sono stati abusi è bene che si agisca con la massima intransigenza e determinazione a partire dalla magistratura"."Sicuramente la vendita di prodotti rischiosi a persone che non dovrebbero acquistare questi prodotti dovrebbe essere regolamentata". "Valuteremo" l'azione di vigilanza di Bankitalia, ha detto ancora il ministro, spiegando di aver chiesto a via Nazionale "di dare conto su tutti i passaggi".

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