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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Lavoro e inclusione sociale, presentato il nuovo bando regionale

In partenza il 23° bando del "Piano per il Lavoro". Alla provincia di Bari assegnati quasi tre milioni di euro per il finanziamento di tirocini lavorativi in favore di soggetti socialmente svantaggiati

Favorire l'inserimento lavorativo dei soggetti socialmente svangiattai attraverso il finanziamento di tirocini formativi presso aziende della durata minina di sei mesi. E' questo l'obiettivo del nuovo bando regionale in partenza nei prossimi giorni, presentato oggi in Regione, il 23° ad essere attivato nell'ambito del "Piano straordinario per il Lavoro" lanciato dalla giunta Vendola lo scorso maggio.

I FONDI STANZIATI - Dieci milioni di euro i fondi stanziati per questo bando, provenienti per il 50% dal Fondo sociale europeo, per il 40% da quello di rotazione e per il restante 10 dal bilancio regionale. Di questi soldi, 2,9 milioni andranno alla provincia di Bari, alla Bat e Brindisi oltre 1 milione, più di 1,6 milioni a quella di Foggia, 1,8 a Lecce e più di 1,4 mln a Taranto.

IL BANDO - Il bando si rivolge a 2.000 potenziali destinatari cui si offre un tirocinio di circa 6 mesi, retribuito con un compenso che oscilla dai 500 agli 800 euro mensili. Nel progetto sono coinvolte 45 associazioni di comuni e singole amministrazioni che dovranno promuovere, con aziende ed enti, interventi legati al bando.

I DESTINATARI - A beneficiare del finanziamento per il tirocino formativo saranno i soggeti che vivono situazione di disagio sociale o a rischio emarginazione. Il bando si rivolge infatti a ex detenuti o persone sottoposte a misure restrittive alternative alla pena; disabili, pazienti psichiatrici stabilizzati o in trattamento riabilitativo; minori in età lavorativa che si trovano in situazione di difficoltà familiare e sono a rischio di devianza; adulti che vivono soli con minori o persone non autosufficienti a carico; componenti di una minoranza nazionale; persone che soffrono o hanno sofferto di dipendenze patologiche; minori a rischio di esclusione sociale e lavorativa; donne vittime di tratta e di violenza e infine donne sole con figli. Saranno i servizi sociali dei Comuni ad individuare dai propri elenchi le persone da inserire nei progetti. Le aziende avranno la possibilità di disporre di personale tirocinante senza alcun costo e con il rimborso spese per il tutor messo a disposizione della persona inserita.

VENDOLA: "NUOVO MODO DI FARE WELFARE" - Con questo bando i fondi impiegati dalla Regione per il finanziamento di progetti di politiche attive del lavoro raggiungono quota 255 milioni su 340 complessivamente attivati dal Piano straordinario per il lavoro in Puglia. "Stiamo procedendo all'esaurimento di questa mole di risorse che riguardano le politiche attive per il lavoro - ha speigato Vendola presentando il bando -  e il pregio di questi bandi  è che evocano il lavoro incrociando poi le persone in carne ed ossa. Portiamo avanti un nuovo modo di fare welfare che non prevede più interventi improntati alla pietà".



 

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