Ex Om, l'ingresso dei primi 12 lavoratori nello stabilimento Selectika: "È il nostro giorno più bello"
Questa mattina giovedì 16 giugno la firma dei contratti e il corso di formazione, da venerdì i primi turni con la nuova azienda impegnata nella selezione della selezione della plastica e del vetro
È il loro giorno. Dopo 11 anni di progetti di riconversione svaniti nel nulla in 12 hanno firmato il contratto di assunzione a tempo indeterminato (part time) con la società Selectika. Alle 6 del mattino di venerdì 17 giugno per alcuni di loro inizierà il primo turno con mansioni di guardiania e vigilanza. Mostrano orgogliosi il contratto firmato con l’azienda impegnata nella riconversione del sito della zona industriale di Modugno. Diventerà uno stabilimento per la selezione del vetro e della plastica. Entro il primo semestre del 2022 assumerà altri 50 lavoratori, al termine del 2023 anno tutti e 128. I capannoni sono stati già sventrati, così come sta per essere demolita la vecchia rampa in cemento. Elementi utili per decenni alla produzione di carrelli elevatori, non a ciò che a pieno regime andrà a fare Selectika. Tutto è scritto negli accordi firmati a maggio nella presidenza della Regione e nel piano industriale presentato dalla società condotta dall’ingegnere Giuseppe Dalena.
Dopo rinvii, intoppi, incomprensioni, progetti paralleli per la selezione di materiali da rifiuto dei Comuni come quello paventato dall’agenzia regionale Ager e ipotesi di ritiro dell'invesimento, il progetto Selectika ha compiuto davvero il primo passo. Quello che i primi dodici lavoratori hanno potuto fare oltre i cancelli dove non campeggia più il mega totem con la scritta Om. Hanno svolto le visite mediche, firmato il contratto, iniziato il loro primo corso di formazione tra i locali in rifacimento delle officine e tornati con l’equipaggiamento necessario al lavoro: pettorina fluorescente, maglia, scarpe antinfortunio.
“Difficile descrivere il concentrato di emozioni – racconta Francesco Carbonara, 44 anni di cui 14 trascorsi come manutentore meccanico nella fabbrica che prima della chiusura decisa dalla multinazionale tedesca Kion contava 250 dipendenti – ma siamo più rilassati perché i primi ingressi con gli assunti sono uno spartiacque. Dopo anni di proclami e progetti naufragati vediamo i lavori che vanno avanti. L’investimento c’è ed è concreto e ora non resta che attendere la chiamata degli altri colleghi”. Un pensiero comune con gli altri compagni di lavoro, da Damiano Mastrandrea, 43 anni e 14 impiegati come saldatore nell’ex Om a Michele Calabrese, 46 all’anagrafe e 21 nella fabbrica, come addetto al montaggio dei componenti elettrici. “Abbiamo ottenuto grazie alla tenacia – racconta Calabrese – un risultato straordinario, non credo esista una storia come la nostra con una fabbrica riconvertita dopo oltre dieci anni, ce lo siamo meritati”. E ancora Andrea Scamarcia, 45 anni di cui 18 vissuti come magazziniere e uno dei più anziani e più combattivi di tutti, Vito Bottalico, che di anni ne ha 52, con alle spalle 24 di fabbrica e lotte sindacali con la Fiom Cgil.
Durante la mattinata si sono presentati ai cancelli sia il sindaco di Modugno, Nicola Bonasia, che il governatore Michele Emiliano con il capo della task force regionale per il lavoro, Leo Caroli. Ma i protagonisti della giornata sono loro, i lavoratori. È il loro momento, dopo tre anni senza alcun sostegno al reddito. “Non ce la facevamo più – spiega Bottalico – ma non abbiamo mai mollato. Ed eccoci qui, in un giorno bellissimo che ci restituisce dignità”. Il verbale del 13 giugno firmato dai segretari sindacali pone delle tappe intermedie per analizzare lo stato dell’arte dell’avanzamento dell’investimento e per portare a termine la delicata fase che porterà all’assunzione di tutti i lavoratori del bacino ex Om.
“Sono felice per le prime 12 assunzioni – ha commentato Emiliano - l'azienda che ha rilevato lo stabilimento per realizzare un primo impianto con due linee di selezione dei rifiuti di plastica e di vetro. L’investimento da parte di Selectika di 14,7 milioni di euro è stato possibile grazie al cofinanziamento pubblico assicurato dalla Regione Puglia per 5,6 milioni di euro. I neo assunti saranno impegnati in attività di messa in sicurezza della struttura, di portineria e guardiania. Nel frattempo, sono partiti i lavori per la realizzazione dell'impianto industriale in senso stretto. Entro 12 mesi saranno completate le assunzioni per l'avvio definitivo di tutte le attività, saranno 98 a regime: 50 full time, 46 part time. Dopo anni di delusioni, gravi sofferenze e forte capacità di resistenza dei lavoratori, grande impegno della Regione Puglia siamo alla svolta. Si tratta di un segnale importante – ha sottolineato il presidente della Regione- di positività, fiducia che offriamo ai lavoratori che in questo momento stanno soffrendo per altre crisi aziendali: reindustrializzare si può, la Puglia dispone delle misure di sostegno allo sviluppo e di innovative politiche attive che lo consentono”.
Anche Dalena non nasconde la sua soddisfazione. “Durante l’estate – spiega – proseguirà l’opera di montaggio degli impianti, con i sindacati e la Regione ci aggiorneremo una prima volta e proseguiremo nel percorso ce porterà ad altre 51 assunzioni nel primo semestre del prossimo anno per l’attivazione dell’impianto di selezione della plastica, subito dopo partiranno quelli per il vetro. Ora dobbiamo solo correre per permettere agli impianti di iniziare a produrre il prima possibile. Nel frattempo i lavoratori prenderanno confidenza con in loro nuovo stabilimento, che cambierà totalmente faccia. Intanto siamo qui a salutarli per l’ingresso in questo nuovo futuro”.
Soddisfatti, anche, i sindacati. “Apprezziamo il passo concreto compiuto dall’azienda con l’assunzione dei primi dodici lavoratori – sottolinea il segretario Uilm, Riccardo Falcetta - , che dopo oltre dieci anni hanno potuto varcare la soglia dell’opificio ex Om. Ma ora dobbiamo metterci al lavoro per garantire la stabilità economica a loro e agli altri lavoratori che dovranno fare il loro ingresso nel nuovo stabilimento. Monitoreremo la situazione convinti però che la strada intrapresa sia finalmente quella giusta”.