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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Da Bari a Napoli in 2 ore, solo tre per Roma: il progetto di 6,2 miliardi che guarda al futuro trionfa agli Oscar delle Infrastrutture

Premiato a Singapore il progetto della nuova Napoli-Bari di Rete Ferroviaria Italiana che, dal 2026, unirà le città del Sud Italia in due ore e consentirà di giungere a Roma in tre ore

Si chiama BIM, acronimo di Building Information Modeling, ed è un processo di digitalizzazione che si applica al mondo delle costruzioni per condividere e raccogliere informazioni linkate tra loro. Italferr, la società d’ingegneria del Gruppo FS Italiane, lo ha applicato per la prima volta nella progettazione di una linea ferroviaria, la nuova Napoli-Bari di Rete Ferroviaria Italiana che, dal 2026, unirà le città del Sud Italia in due ore e consentirà di giungere a Roma in tre ore.

Un’esperienza innovativa, dunque, che si è distinta a livello internazionale: il progetto è stato riconosciuto come primo classificato nella categoria Ferrovie e Trasporti della The Year in Infrastructure 2019 Conference Advancing BIM through Digital Twins. Il concorso, organizzato a Singapore da Bentley Systems, azienda di sviluppo di software digitali, ha visto l’adesione di oltre 440 società d’ingegneria provenienti da più di 60 Paesi. Una giuria composta da esperti del settore ha preso in esame oltre 570 elaborati, considerando quello italiano il migliore fra i 54 finalisti del concorso.

A ritirare il premio Daniela Aprea, BIM Manager di Italferr: «Quello sulla linea Napoli - Bari è uno dei primi esempi di applicazione del BIM in maniera complessa a un’infrastruttura ferroviaria. Questa metodologia, infatti, nasce nell’ambito architettonico ma negli ultimi anni si sta applicando a tutto il mondo delle infrastrutture. Cambia il modo di approcciarsi a un progetto, in modo più coordinato, mettendo insieme e linkando tutte le informazioni del campo, dalla sensoristica alla IoT. Si parte dalla fase del progetto e si prosegue con diverse modalità in quelle di costruzione e gestione». Ma con quale impatto sull’opera? «L’obiettivo finale – spiega Aprea – è sicuramente la riduzione dei costi di progettazione e in particolar modo di gestione, la quota maggiore nel ciclo di vita di un’opera».

La nuova linea Napoli - Bari, di cui RFI è committente, ha un costo complessivo di 6,2 miliardi di euro. Rientra tra quelle inserite nella legge “Sblocca Italia” e fa parte del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavo-Mediterraneo. Già per il 2023 è previsto l’avvio del nuovo collegamento diretto.

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