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Economia

Bridgestone, Cgil: "Istituzioni ci convochino, serve una linea condivisa"

In una nota il sindacato chiede un incontro in vista del tavolo del 23 luglio al Ministero dello Sviluppo economico, convocato per discutere dei termini di attuazione del piano di reindustralizzazione sottoscritto nel 2013

Il prossimo incontro al Ministero dello Sviluppo economico è fissato per il 23 luglio. Sindacati e azienda torneranno ad incontrarsi per discutere dell'attuazione del piano sottoscritto nel 2013 per salvare lo stabilimento Bridgestone di Modugno dalla chiusura. 

Un altro lungo incontro al Mise si è tenuto già ieri, ma i sindacati chiedono ora il coinvolgimento delle istituzioni. A lanciare l'appello è la Cgil: "Sarebbe opportuno - afferma in una nota il Segretario Generale della Cgil di Bari Pino Gesmundo - che le istituzioni locali e quindi Comune di Bari e Regione Puglia, prima del 23, data in cui è stata fissata la prossima riunione al Ministero, ascoltino le ragioni dei lavoratori attraverso le organizzazioni sindacali in modo da costruire una linea condivisa al tavolo". "Chiediamo pertanto - prosegue - che convochino immediatamente le organizzazioni sindacali rispetto a questo tema".

Da qualche tempo i lavoratori esprimono preoccupazione per l'attuazione dei termini dell'accordo, che comporterebbe, oltre a nuovi esuberi, anche la riduzione dei salari. 

"Intendiamo mantenere gli impegni sottoscritti nel 2013 - dichiara Giuseppe Altamura, Segretario Generale della Filctem Cgil Bari - ma oltre a ritenere che quel piano dopo due anni vada attualizzato, chiediamo garanzie per lo stabilimento che vadano oltre il 2016. Infatti uno dei punti chiave della trattativa è proprio la richiesta sindacale di un impegno aziendale almeno triennale sul mantenimento e lo sviluppo del sito barese, a fronte dei sacrifici a cui sono sottoposti i dipendenti: impegno sul quale l’azienda non ha ancora dato sufficienti garanzie".

"Durante l’incontro al Mise i lavoratori hanno indossato delle magliette riportanti l’articolo 36 della Costituzione italiana, che prevede il diritto a una retribuzione dignitosa. Sosteniamo con forza tale richiesta (e diritto) e faremo il possibile per coniugarla con il mantenimento dell’importante presidio occupazionale che la Bridgestone rappresenta per il nostro territorio", ribadisce Alfredo Ruscigno, Rsu Filctem Cgil Bridgestone Bari.
 

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