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Economia

Vertenza Bridgestone, arriva l'accordo: siglata l'intesa per la riconversione

Oggi la firma al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico. Confermato l'investimento di 31 milioni di euro che sarà in parte finanziato con fondi pubblici. L'assessore al lavoro Caroli: "Un modello positivo per le altre vertenze"

Dopo mesi di trattative, arriva l'accordo ufficiale. L'intesa per la riconversione produttiva della Bridgestone di Modugno, che scongiura definitivamente la chiusura paventata a marzo scorso, è stata siglata oggi al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico.

La firma è stata accolta con soddisfazione dall'assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli: "Per la prima volta in Italia – ha dichiarato – una multinazionale ha rinunciato alla propria decisione di chiudere uno stabilimento abbandonando il territorio di insediamento. Il merito sta nella formidabile sinergia che la Regione Puglia ha saputo attivare con il Governo, le istituzioni locali, i lavoratori ed i sindacati che li rappresentano". Un modello, quello seguito nel corso delle trattative, che per l'assessore potrebbe rappresentare un esempio per altre vertenze ancora aperte.

L'accordo prevede la riconversione dello stabilimento per la produzione di pneumatici 'general use'.  Sarà attuato un piano di formazione pluriennale del personale cofinanziato dalla Regione, ed è previsto l'investimento di 31 milioni di euro, che sarà cofinanziato con fondi pubblici attraverso il coinvolgimento di Invitalia. Ma l'intesa prevede anche la riduzione dei volumi produttivi (2 milioni 200mila pneumatici nel 2014, contro i circa 5 milioni attuali), e la riduzione del personale di circa 377 unità, attraverso gli incentivi dell'azienda alla mobilità volontaria. Uno dei punti più delicati della trattativa, quest'ultimo, su cui la Regione si è impegnata a vigilare particolarmente.

“La Regione - ha spiegato Caroli – è impegnata a convocare trimestralmente il tavolo regionale per il monitoraggio dello stato di attuazione dell'accordo e per fare in modo che nessuna ulteriore ricaduta possa esserci sul costo del lavoro e sugli stipendi dei lavoratori e che l'intervento delle istituzioni e dell'azienda determino l'abbattimento delle altre voci del costo della produzione, in particolare della logistica e dell'energia".

"Avere fatto cambiare idea ad una multinazionale salvando centinaia di posti di lavoro è una grande soddisfazione", ha commentato il segretario generale della Uiltec e segretario confederale Uil, Paolo Pirani. "Resta ancora molto da fare nei prossimi mesi - ha aggiunto il leader sindacale - ma i 950 lavoratori possono tornare a sperare. Adesso si apre un nuovo percorso".
 
"E' una giornata estremamente positiva - commentano in una nota congiunta il sindaco di Bari Michele Emiliano e il vice sindaco Alfonso Pisicchio (che ha partecipato all’incontro)  - se consideriamo che solo pochi mesi fa la Bridgestone annunciava la chiusura irreversibile dello stabilimento barese e che oggi, invece, sigliamo un accordo per la riconversione dell’impianto. L’incontro tra la forte volontà delle istituzioni pubbliche e l’intelligenza di lavoratori, sindacati e azienda ha permesso di ridare respiro ad un comparto industriale importante in un momento economico drammatico come quello attuale. È il segnale che lavorando insieme, con la dovuta attenzione, si possono superare le difficoltà e restituire serenità e futuro ai lavoratori e alle loro famiglie".

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