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Lunedì, 25 Settembre 2023
Economia

Bollette sempre più alle stelle, l'allarme dei commercianti baresi: "Già le prime chiusure e nei prossimi mesi andrà peggio"

La presidente di Confesercenti Bari e Bat, Raffaella Altamura: "Temiamo fortemente il mese di novembre - dice - , quando si rischia la chiusura di tantissime attività commerciali"

Le bollette alle stelle a causa dei rincari dell'energia e delle tensioni dovute alla guerra tra Russia e Ucraina stanno creando grandi problemi alle imprese e ai negozi in tutta Europa, non senza eccezioni in Italia e nel Barese. La Confesercenti Bari e Bat lancia l'allarme per i primi casi di aziende che hanno deciso di abbassare per sempre le saracinesche.

"Non è un atto di protesta - si legge in una nota - , ma un gesto estremo di chi non ce la fa più. Il caso dei supermercati Deco di Modugno è soltanto l’apice di una situazione ormai insostenibile. Il caro-energia prosciuga la liquidità disponibile delle imprese".

Secondo Confesercenti, con le tariffe attuali, la spesa che le imprese del commercio e del turismo si troveranno a dover sostenere è pari a 15 miliardi di euro nel 2022: "Un vero e proprio shock - dicono - soprattutto se si considera che, con lo stesso livello di consumi, la bolletta energetica del 2019 per i due comparti ammontava a 'soli' 1,7 miliardi di euro. Il drenaggio di risorse dovuto all’aumento dei costi energetici è già riscontrabile nel rallentamento dei nuovi depositi bancari, che sono la misura più evidente della liquidità disponibile. Nel periodo gennaio-luglio 2022, l’aumento dei depositi delle imprese si è fermato a +1,7%, rispetto al +6,8% dell’anno precedente. E a soffrire non sono solo le imprese: anche per le famiglie l’incremento dei depositi nello stesso periodo si è fermato a +1,2%, meno della metà del +2,5% segnato tra gennaio e luglio 2021". 

Il tutto è aggravato dall'inflazione che ha ridotto il potere d'acquisto reale dei nuclei familiari: "Con il decreto 'Aiuti ter' - spiega Raffaella Altamura, presidente Confesercenti Bari e Bat - sono state accolte molte proposte della Confesercenti, ma non basterà. Stiamo verificando quotidianamente come, in molti Comuni, i commercianti stiano valutando iniziative, singole o collettive, per limitare i costi energetici. Ad esempio si limita l’accensione delle vetrine o dei fari esterni, oppure qualcuno sta pensando di variare gli orari di apertura, in modo da sfruttare maggiormente la luce solare. La domanda è: per quanto tempo potranno resistere? Il fenomeno è così grave - denuncia Raffaella Altamura - che va a colpire pesantemente il potere d’acquisto delle famiglie".

"Temiamo fortemente il mese di novembre - dice - , quando si rischia la chiusura di tantissime attività commerciali. Purtroppo, non è un grido d’allarme fine a sé stesso- conclude Raffaella Altamura- ma un dato di fatto. Le imprese non ce la fanno più, e le bollette, per come stanno le cose, continueranno ad aumentare".

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